Sabato 14 e domenica 15 ottobre Montefano partecipa alle Giornate FAI d’Autunno con l’apertura del Teatro “La Rondinella”, un classico esempio di teatro bomboniera, che si trova nell’ex palazzo comunale del borgo maceratese, in piazza Bracaccini.
Per la prima volta Montefano è inserito nella iniziativa nazionale del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, offrendo un interessante itinerario nel centro storico.
Insieme al “Rondinella”, si potranno visitare il Museo della fotografia “Arturo Ghergo” nello stesso edificio del teatro, l’adiacente Chiesa di San Donato, la suggestiva Barricaia dei Conti Degli Azzoni, il Torrione, Palazzo Carradori Olivi (sede del Comune) e piazza Papa Marcello II.
Gli orari delle visite sono per sabato 14 dalle ore 15.30 alle 18.30, per domenica 15 dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30 (ultima visita ore 18.30).
Ad accompagnare i visitatori saranno gli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Scolastico Comprensivo di Montefano.
Il Teatro “La Rondinella” si trova al piano superiore dell’ex Palazzo Comunale e vi si accede attraverso un’ampia scalinata.
Un elegante foyer, chiamato Sala dei Poeti, anticipa l’ingresso alla sala del teatro.
E’ costituito di una sala ad U con due ordini di palchi e può ospitare circa 150 posti.
Le prime notizie sulla realizzazione di una sala teatrale all’interno del Palazzo Comunale risalgono al 1789 quando fu deliberata la costruzione del palcoscenico realizzato nel 1802.
Il teatro subì in seguito diversi interventi di manutenzione e ristrutturazione, fino a quello più radicale del 1887, realizzato su un’idea progettuale dell’architetto Luigi Daretti.
La realizzazione del progetto fu ad opera dell’ingegnere Virgilio Tombolini, allora direttore tecnico al Teatro la Fenice di Venezia.
L’immagine di insieme del teatro è data dal linguaggio architettonico di fine ottocento, in cui l’uso innovativo di un materiale tecnologicamente avanzato, quale il ferro e le sue leghe, viene alleggerito dai motivi ornamentali d’epoca.
Il perimetro della platea è costituito da una sorta di peristilio, scandito dal profilo elegante di colonne in ferro che sostengono i due ordini di palchi.
Nel soffitto affrescato, opera del pittore Domenico Bruschi, raffigurano le muse Tersicore, Euterpe, Talia e Melpomene, intervallate da dipinti che si riferiscono alle quattro fasi della vita umana: l’infanzia, la giovinezza, la virilità e la vecchiaia.
Il pittore, perugino di nascita, noto decoratore di fine ottocento, amico del pittore montefanese Guelfo Giorgetti, affrescò anche alcuni spazi della Sinagoga di Roma e la sala del Consiglio Provinciale di Macerata.
Oggi il Teatro “La Rondinella” è sede di importanti rassegne e produzioni teatrali, concerti, conferenze, corsi e laboratori.
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