Il filosofo-musicologo Andrea Panzavolta ha aperto le conferenze degli Aperitivi Culturali di questo fine settimananei locali degli Antichi Forni. In questi incontri del Macerata Opera Festival filosofi, giornalisti, musicologi e storici si interrogano sui temi delle opere in cartellone per la stagione lirica maceratese. La manifestazione, che quest’anno ha compiuto i primi dieci anni, è organizzata dall’associazione Sferisterio Cultura ed è curata da Cinzia Maroni.
Andrea Panzavolta (nella foto del titolo con Cinzia Maroni), allievo di Umberto Curi già intervenuto nei giorni scorsi, ha affrontato il personaggio di Jago legando le riflessioni su questo personaggio al pensiero di un altro grande scrittore che ha scandagliato, come Shakespeare, il lato oscuro dell’animo umano, Fiodor Dostoevskij.
Titolo dell’aperitivo è infatti “Di Jago, di Dostoevskij e di altri demoni”, in cui il filosofo ha proposto un’indagine filosofico-letteraria che ha attraversato l’opera di diversi autori europei concentrandosi sulle forze che spingono l’uomo a commettere il male.
«Ogni nostro più basico istinto di giustizia rimane frustrato, nell’assistere ad Otello, perché nessuna vendetta o punizione si posa sul malvagio Jago. Tutto ciò che viene toccato dalle sue parole viene infettato e trasformato in altro: Otello diventa un uomo paranoico ed un assassino; il fazzoletto, da pegno d’amore, diventa l’arma che uccide entrambi gli amanti» ha spiegato il filosofo «La malvagità di Jago è una presa di posizione metafisica contro Dio, è costituita da un nucleo di ira contro un concetto di divinità che gioca con noi, che si diverte a stritolarci nelle sue mani».
Gli Aperitivi Culturali prevedono sabato 6 agosto a mezzogiorno l’appuntamento dal titolo “Madri e figli” con la filosofa Monia Andreani e il giornalista Lucio Turchetta, che discutono sul rapporto madre-figlio nella cultura gitana e in quella druida, concentrandosi sul perverso rapporto di Azucena con il figlio Manrico e sul richiamo di Bellini a Medea, che uccide i suoi figli come atto di vendetta contro il proprio uomo.
Domenica 7 agosto, alle ore 12, gli Aperitivi Culturali ospitano il professore di Diritto romano dell’Università di Brescia Antonello Calore, che in “Civitas Romana” spiega al pubblico i rapporti tra popoli stranieri all’interno dell’impero romano, partendo proprio dalla relazione tra Norma e Pollione nel libretto di Romani.
Al termine degli incontri, come sempre, il vino offerto da IMT e le tipicità culinarie servite da Di Gusto italiano, Doppio Zero, Antica Gastronomia e Cartechini.
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