L’Università di Macerata riceve 120 mila euro dal Miur, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, per sviluppare la sua rete per la creatività e l’innovazione. “Un modello di trasferimento della conoscenza al territorio. Il caso dell’industria culturale e creativa” è il progetto premiato, che l’Ateneo maceratese ha presentato in risposta ai criteri di ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario 2016.
Unimc, ispirandosi al motto “L’Umanesimo che innova”, intende fare da volano nel trasferimento della conoscenza “dal territorio al territorio”, coinvolgendo operatori economici, cittadini e ricercatori nell’individuazione di soluzioni condivise ad alto contenuto di innovazione sociale e culturale.
Il progetto, elaborato sotto il coordinamento dell’industrial liaison office – l’ufficio per le relazioni con le imprese – e della delegata al trasferimento tecnologico Francesca Spigarelli, è nato dall’idea di valorizzare i percorsi di crescita delle industrie culturali e creative nell’ambito di CreaHUB, l’incubatore d’Ateneo inaugurato lo scorso 5 luglio al Palazzo degli Studi nel centro storico di Macerata.
Gli obiettivi sono definire e implementare un modello efficace di trasferimento della conoscenza, rafforzare il legame tra università, imprese e giovani talenti nei settori della creatività e cultura, agevolare la nascita di nuove iniziative imprenditoriali e rigenerare quelle esistenti.
Il progetto prevede l’elaborazione di “sfide” elaborate in base alle analisi di mercato, che verranno poi lanciate con a livello nazionale attraverso la formula “crowdsourcing”, la nuova forma di collaborazione lavorativa tra professionisti, aperta a tutti e condivisa in Rete. Le proposte saranno rivolte a cittadini, giovani aziende emergenti, professionisti o imprese attive sul mercato. Le migliori idee saranno accompagnate nella messa a punto del prodotto o del servizio.
L’Università di Macerata è il coordinatore scientifico e operativo di tutte le fasi del progetto, di cui sono partner: Rainbow, eccellenza italiana nel settore delle industrie creative; Symbola Fondazione per le qualità italiane, impegnata da dieci anni nella promozione della soft economy; Meta Group, società specializzata in advisory e consulenza in ambiti ad alta intensità di conoscenza.
Come sottolineato dal rettore Francesco Adornato “Questo progetto, che vede uniti l’Ateneo, la città e il nostro territorio, dimostra come l’unità, la solidarietà e la reciprocità hanno una potenza costruttiva e positiva più vitale e infinita di qualsiasi terremoto”.
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