Applausi scroscianti appena la bara del campione marchigiano di ciclismo Michele Scarponi entra nel campo sportivo di Filottrano. Ai funerali, su quel prato verde, partecipano oltre 5.000 le persone, migliaia hanno reso omaggio in precedenza visitando la camera ardente nel vicino palasport, anche la mamma e il padre di Marco Pantani.
L’arcivescovo di Ancona-Osimo cardinale Edoardo Menichelli nell’omelia ricorda Michele Scarponi come “esempio di sacrificio, non per primeggiare, ma per essere compagno, un esempio di collaborazione, dell’essere squadra”, poi ha chiesto a tutti una preghiera per i familiari del campione, la moglie Anna e i due gemellini di 5 anni, per i tanti amici e per la comunità di Filottrano. “Consolazione e pacificazione”, ha aggiunto, anche per l’investitore, per il rimorso che porta di aver “drammaticamente segnato la vita di Michele e della famiglia”.
Il presidente della Regione Marche ha detto che “Lui era proprio così come appariva. L’uomo e il personaggio erano la stessa cosa. Questo è quello che ho sempre sentito dire di Michele Scarponi. È un grande della nostra regione quello che salutiamo oggi e speriamo che tutti i marchigiani si stringano attorno alla famiglia, che vive un momento di grande dramma. Siamo qui anche per testimoniare la vicinanza della Regione alla comunità di Filottrano, che è molto unita e che sente molto questo momento. Noi perdiamo un grande campione, un grande uomo e speriamo che il suo esempio rimanga sempre”.
Parole commosse, di ricordo e conforto, anche dal fratello di Michele, Marco, dal sindaco di Filottrano Lauretta Giglioni, dal ct Davide Cassani e dagli amici Luca Panichi e Fabio Bucco.
Tra le migliaia di persone affluite per dare l’ultimo saluto al campione marchigiano, autorità, sindaci e gonfaloni di molti comuni, tanti gruppi di ciclisti, dirigenti sportivi e federali, personaggi dello sport come Roberto Mancini.
Presenti la sua squadra Astana e Fabio Aru, il campione del mondo Peter Sagan e Vincenzo Nibali, Damiano Cunego e Moreno Moser, Gilberto Simoni e Silvio Martinello, Ivan Basso e Alessandro Petacchi, Andrea Tonti e Enrico Gasparotto.
Al termine della cerimonia sono i compagni dell’Astana a prendere in spalla la bara di Michele Scarponi. Verso il cimitero di Filottrano, due ali di folla hanno accompagnato il feretro, come sui tornanti di una tappa di montagna, con lo stesso affetto, con la stessa passione, ma con tanta commozione in più.
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