Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è tornato nuovamente nelle zone colpite dal sisma. Nella zona marchigiana ha visitato Pescara del Tronto, uno dei luoghi dove il terremoto ha colpito più duramente, e poi ad Acquasanta Terme una scuola già definitiva, antisismica, primo segno della ricostruzione.
A Pescara del Tronto, davanti alle macerie, non ha nascosto preoccupazione. Accompagnato dal sindaco Aleandro Petrucci e dal presidente della Regione Luca Ceriscioli ha incontrato alcuni sfollati sottolineando che le istituzioni devono stare vicine alle persone e alla popolazione provata dalle conseguenze del sisma.
Ad Acquasanta Terme, accolto dal sindaco Sante Stangoni, ha visitato la nuova scuola antisismica, costruita in poco più di 40 giorni. Dal 28 novembre i 140 alunni sono tornati in classe, anche quelli che ogni mattina arrivano in pullman dagli alberghi della costa dove sono sfollati con le famiglie.
Mattarella si è intrattenuto a lungo con bambini e personale della scuola, salutando affettuosamente all’uscita gli alpini e i volontari che assistono la popolazione.
Il presidente Luca Ceriscioli, che ha seguito la visita di Mattarella con il commissario Vasco Errani e il capo della Protezione Civile Fabio Curcio, ha tenuto a dichiarare che “il presidente della Repubblica è tornato nuovamente nelle zone colpite dal sisma. Un segno di grande vicinanza e attenzione a pochi giorni dall’ultima visita. Il presidente Mattarella ha visto Pescara del Tronto, quindi ha visto i luoghi dove il terremoto ha colpito più duramente, dove riscostruire sarà qualcosa di straordinario, dove si ha l’idea della pesantezza di quello che ci ha colpito. Ha visto, dall’altra parte, il primo segno della ricostruzione, espresso anche qui nella massima qualità: una scuola antisismica, energeticamente a posto, qualitativamente elevata come scuola. È come avere percorso in un’ora lo spazio tra la fine e l’inizio di quello che dovrebbe essere e vogliamo che sia il percorso per tutte le Marche”.
La Camera intanto ha approvato definitivamente con 441 voti favorevoli, nessuno contrario, il decreto legge con misure urgenti per le popolazioni colpite dal terremoto nel Centro Italia. Il provvedimento, già passato in Senato, è definitivamente legge.
Ora commissario straordinario, regione e sindaci hanno gli strumenti e le risorse per provvedere alle esigenze dei cittadini e avviare la ricostruzione.
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