Il Matelica torna all’Helvia Recina di Macerata, dove nella gara di domenica 22 novembre alle ore 15 sfiderà il Cesena di mister William Viali, 12° turno di serie C.
Le due squadre sono appaiate un classifica a 17 punti. I bianconeri romagnoli hanno pareggiato con VirtusVecomp e Fermana, perso con Triestina, Feralpisalò, Carpi e Padova, vinto con Perugia, Gubbio, Fano, Vis Pesaro e nell’ultimo turno Ravenna (4-0).
Prima del fischio d’inizio del match verrà osservato un minuto di raccoglimento in memoria della signora Rosina, moglie del socio del Matelica Pacifico Paolucci. I biancorossi di mister Gianluca Colavitto scenderanno in campo con il lutto al braccio.
“Il Cesena è una squadra che nell’ultimo periodo si sta consolidando – ha commentato il tecnico del Matelica –, trovando continuità di risultati e fiducia dopo una partenza con qualche battuta d’arresto. Si tratta di una squadra attrezzata. Noi dobbiamo cercare in tutti i modi di fare il nostro gioco e di essere compatti e organizzati per ritornare a fare risultato. I ragazzi si sono impegnati molto in allenamento, abbiamo riacquistato la settimana tipo di avvicinamento alla gara in cui abbiamo potuto lavorare bene dopo un trittico di gare importanti. Domani ci aspetta l’ennesima sfida tosta di questa stagione e vedremo alla fine cosa dirà il campo”.
Colavitto per la gara con il Cesena ha convocato i portieri Cardinali, Martorel, Puddu; i difensori Baraboglia, Cason, De Santis, Fracassini, Magri, Masini, Maurizii; i centrocampisti Balestrero, Barbarossa, Bordo, Calcagni, Pizzutelli, Ruani, Santamarianova; gli attaccanti Franchi, Leonetti, Moretti, Peroni, Rossetti, Volpicelli.
Dopo le prime undici giornate, gli addetti ai lavori hanno notato del Matelica il particolare carattere di squadra tonica e la capacità di restare in partita fino agli ultimissimi minuti.
“Il fatto che la squadra non molli mai – ha spiegato il preparatore atletico Alberto Virgili – credo sia una questione più legata all’aspetto caratteriale e alla mentalità che mister Colavitto cerca di trasmettere quotidianamente ai ragazzi. Io cerco solo di fare in modo che possano arrivare nella migliore condizione possibile ad approcciare la partita con un allenamento che li prepari ad una intensità alta e alla resistenza per tutti i novanta minuti e che consenta loro di fare i continui sprint tipici del modello di gara del calciatore. Curiamo molto anche l’aspetto preventivo, lavorare sulla capacità aerobica significa abbassare i rischi di infortunio ed anche questo era un obiettivo primario che ci eravamo posti all’inizio della stagione”.
“In questo primo scorcio del campionato – ha proseguito Virgili – come struttura fisica a impressionarmi è stato il SudTirol, per la qualità di squadra tra quelle che abbiamo affrontato cito il Padova, lo stesso SudTirol e per certi versi anche il Modena. Ogni settimana si va a giocare in stadi importanti. Farebbero la differenza se fossero pieni, per ora giochiamo a porte chiuse. A perderci è lo spettacolo, ma sicuramente si gioca con meno pressione”.
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