Con la condizione attuale della pandemia e il passaggio delle Marche da regione “gialla” a regione “arancione”, nonostante i dati confermino un rallentamento della crescita epidemiologica, qual’è la situazione dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria nel territorio marchigiano?
Secondo la Regione Marche, la rete ospedaliera ha dimostrato e continua a dimostrare una buona capacità di tenuta all’ondata pandemica. Si conferma che le strutture sanitarie regionali hanno capacità e spazio importante a disposizione per accogliere sia i pazienti Covid-19 che i pazienti con patologie ordinarie.
Come confermano i dati degli ultimi giorni, il bisogno di terapia intensiva per pazienti Covid-19 è al momento stazionario. Rispetto agli iniziali 115 posti letto di terapia intensiva, è stato approntato un incremento di più del 40% di posti letto aggiuntivi (per un totale ad oggi di 164 posti letto TI), che consente di mantenere a disposizione dei cittadini le risposte per interventi chirurgici necessari per la garanzia della salute pubblica.
Inoltre, la rete ospedaliera del privato accreditato è a disposizione per allargare l’offerta sia per pazienti Covid che per pazienti non-Covid, accettando i trasferimenti dagli ospedali pubblici e consentendo pertanto di liberare posti letto.
Sono attive al momento 33 unità di Usca. Nelle strutture residenziali per anziani con ospiti covid-positivi vengono inviate le squadre Usca e anche medici professionisti specialisti dagli ospedali, garantendo una verifica quotidiana per permettere di ricoverare tempestivamente pazienti quando necessario.
Funzionano e sono in fase di potenziamento strutture residenziali post-acuzie che accolgono pazienti a seguito delle dimissioni dagli ospedali. La Regione Marche ha anche individuato nei giorni scorsi 10 alberghi, di cui 2 già contrattualizzati e aperti, per garantire l’isolamento fiduciario e la sorveglianza sanitaria dei soggetti Covid positivi che non hanno bisogno di cure ospedaliere e che non possono effettuare l’isolamento delle proprie abitazioni.
Questi fattori permettono di rassicurare ad oggi la popolazione sulla tenuta del sistema sanitario regionale, che sta reggendo prontamente alla seconda ondata pandemica ed è pronto a rispondere alle esigenze dei cittadini.
La situazione è costantemente monitorata nell’attesa di conoscere i dati delle prossime settimane.
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