Sono diventate 4 le vittime del coronavirus nelle Marche, nella giornata di ieri ci sono stati 2 decessi: nel pomeriggio un uomo di 75 anni agli Ospedali Riuniti Marche Nord di Pesaro, in mattinata un 85enne di Ancona ricoverato all’Inrca, tutti e due con patologie pregresse.
Salto in avanti anche dei casi positivi che ora sono 97: 79 in provincia di Pesaro Urbino, 13 ad Ancona, 2 a Macerata e 3 a Fermo. Ieri mattina i casi erano già 84 (61 la sera prima), cui si sono aggiunti nelle ore 13 tamponi analizzati risultati positivi: 7 in provincia di Pesaro Urbino, 4 ad Ancona, 2 in provincia di Fermo. Le persone in isolamento domiciliare hanno superato quota 500.
Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina nel pomeriggio ha annunciato la sospensione dell’attività didattica di scuole e università in tutta Italia fino al 15 marzo. “Per il governo non è stata una decisione semplice – ha detto il ministro –, abbiamo aspettato il parere del comitato tecnico scientifico e abbiamo deciso di sospendere le attività didattiche da domani al 15 marzo” per tentare di contenere la diffusione del coronavirus.
Inoltre, il governo sta predisponendo altre misure per evitare i rischi di contagio. Nelle Marche il governatore Luca Ceriscioli ieri aveva firmato una ordinanza con cui chiudeva le scuole e gli atenei fino a domenica 8 marzo, oltre a sospendere anche tutte le manifestazioni pubbliche.
Per quanto riguarda i casi maceratesi, uno si tratta di un professionista emiliano a Civitanova Marche per lavoro, l’altro è un rappresentante di Porto Recanati tornato da Milano. Il positivo attribuito ieri a Matelica, in realtà ha solo la residenza in città ma non vi abita.
La Regione Marche, per “fornire informazioni certificate in tempo reale” sull’emergenza coronavirus, ha aperto un canale Telegram ufficiale “visto che, soprattutto sui social, continuano a moltiplicarsi le fake news”. Per collegarsi a Telegram, spiega l’amministrazione regionale, occorre scaricare l’App, cercare “Regione Marche” o @regione_marche e cliccare sul pulsante “Unisciti”.
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