Con l’avvento del fenomeno Renzi, l’appuntamento annuale alla ex stazione Leopolda di Firenze è diventato un punto di riferimento della politica italiana. Sei anni fa lanciò il processo di rottamazione della vecchia politica e oggi rappresenta una fase di governo che ha bisogno di riflessione e rilancio, dentro e fuori il Partito Democratico.
Le presenze marchigiane alla Leopolda sono state sempre numerose e partecipi ai tradizionali tavoli di discussione tematica. Per i “renziani” della provincia di Macerata quest’anno è come un viaggio “giubilare”, alla ricerca dell’unità (locale) perduta. Il santuario renziano-leopoldino porterà nuova luce?
Chi sono i nostri maceratesi ora a Firenze? Una piccola galleria di foto per mostrarveli e due loro commenti.
Il primo di Alessia Scoccianti, consigliere comunale di Macerata che fa anche parte dell’assemblea nazionale del Partito Democratico:
“E’ una Leopolda tornata alle origini nella formula. Non ci sono i tavoli ma soltanto interventi programmati di cinque minuti alternati a question time con i ministri.
Da un lato è meglio così perché la formula è più dinamica, dall’altro forse c’è meno confronto diretto.
Non c’è assolutamente eco delle polemiche di queste ore, anzi si è visto anche “dissidente” Matteo Richetti.
Ci sono tutti i ministri, che vanno e vengono, mancano i parlamentari ancora impegnati a votare gli emendamenti alla leggi di stabilità.
Bravi i giovani sindaci che intervengono, dinamici e pieni di entusiasmo.”
Il secondo è di Paola Castricini, di Montecosaro, vicesegretario provinciale ed è in direzione regionale PD.
“Per me è una Leopolda bella e diversa dalle ultime, molto partecipata. I contributi, come quelli di Renzi e della Madia, danno spunti non solo di riflessione ma anche senso al lavoro del governo che va avanti.
Ricordare che tutto è partito da qui sei anni fa, è un grande stimolo per noi che siamo qui, per tutti i presenti. Io ho visto un molto interesse.
I question time hanno trattato argomenti proprio concreti e le risposte sono state serie. Non era scontato ritrovare entusiasmo. Quando la gente partecipa è sempre positivo, anche le critiche hanno un valore costruttivo.”
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