Rocco Sabato, 35 anni il prossimo 19 aprile, laterale sinistro con una profonda esperienza maturata in serie B e con 29 gettoni con la maglia del Cagliari e del Catania (con i siciliani anche un centro) nel massimo palcoscenico calcistico nazionale, è prima di tutto un bravo ragazzo e vive con passione il momento particolare della Maceratese.
“Molti mi hanno preso per matto per la mia scelta di tornare a Macerata in pieno periodo post sisma – dice Rocco -, ma io ho fortemente voluto tornare dopo la parentesi con mister Bucchi. Perché nella terra maceratese ho voluto viverci, memore del bel ricordo dello scorso anno, durante il quale ho avuto modo di apprezzare lo stile di vita dei marchigiani. Si è parlato fin troppo della vicenda stipendi. Sottolineo che siamo prima di tutto uomini e successivamente professionisti. Non sempre le cose nella vita vanno come ci si aspetta. La squadra è consapevole della situazione ma non drammatizza. Porteremo a termine la stagione nel migliore dei modi. Trarremo un insegnamento positivo anche dall’attuale momento”.
Come state?
“La squadra sta bene ed il nostro capitano, Quadri, sta tentando di recuperare dall’acciacco al polpaccio in tempi rapidi. È stato tenuto prudenzialmente a riposo dal nostro allenatore a Mantova proprio per non rischiare uno stop lungo e contiamo di averlo in campo fin da domenica prossima contro il Gubbio”.
Giocare di sera a chi gioverà?
“Dal punto di vista di noi giocatori è indifferente scendere in campo di sera o di pomeriggio. So che le due società hanno avanzato in Lega la proposta di giocare di pomeriggio, ma se la Lega non si è pronunciata finora, temo che si rimarrà all’orario originario. Vorrà dire, però, che ci saranno maggiori probabilità di vedere allo stadio un numero più corposo di tifosi biancorossi”.
Come si esce da un periodo di magra come l’attuale per la Maceratese?
“A Pordenone abbiamo perso ma non demeritato nel derby con il Fano potevano anche vincere ma non siamo stati fortunati e domenica, a Mantova, il primo gol dei padroni di casa ha fatto sorgere il dubbio del fuorigioco, mentre il secondo era viziato da offside. Gli episodi non ci sono stati favorevoli. Si vien fuori dai momenti grigi con il lavoro, facendo di più di ciò che si è fatto in precedenza. I tifosi non si devono preoccupare, la squadra è viva!”.
Quale messaggio invii ai tifosi della Rata?
“Venite allo stadio e state vicini alla vostra squadra. È il momento di procedere tutti uniti. Il vero tifoso si vede proprio nei momenti del bisogno. Rispondete “presente” al mio appello sincero e sentito. Venite a sostenerci ora più che mai!”.
Con il Gubbio di Magi sarà una gara particolare?
“Beh, gli ex sono tanti ed all’andata la vittoria della Maceratese arrivò all’ultimo minuto. La posta in palio è alta e noi vogliamo sfruttare il primo dei due turni casalinghi consecutivi… appieno”.
Quale potrà essere la chiave tattica per avere ragione del Gubbio?
“A questo punto del torneo vedo favorito chi ha la forza e la volontà di mettere sul campo qualcosa in più dell’avversario”.
La Rata ferita ma mai doma ha tutta l’intenzione di mettere sul tappeto erboso dell’Helvia Recina quel “quid” necessario per tornare al successo pieno. Parola di Rocco Sabato, un bravo ragazzo ed un uomo vero prima di tutto. E poi, un gran bravo professionista.
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