Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Macerata, ha segnalato otto persone dopo aver verificato l’adempimento degli obblighi e delle disposizioni previste in materia di antiriciclaggio e di trasferimento di denaro contante. Al centro dell’operazione, un broker, il suo commercialista e sei clienti.
I finanzieri hanno eseguito un approfondimento di operazioni sospette nei confronti di un broker che faceva da intermediario nella commercializzazione di prodotti alimentari, per conto di una società estera che riforniva clienti grossisti in tutta Europa.
L’attività ispettiva ha permesso di accertare che, nel periodo dal 12.01.2023 al 17.01.2024, l’intermediario aveva riscosso da sei clienti il corrispettivo dovuto, per un ammontare complessivo di circa 600.000 euro, in denaro contante con operazioni risultate pari o superiori ad 5.000 euro, avvenute parzialmente in un’unica soluzione e altre frazionate artificiosamente durante un periodo circoscritto a sette giorni.
I sette responsabili sono stati segnalati all’Autorità competente per l’avvio del procedimento di irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie che oscillano, complessivamente, da un minimo di 23.000 euro ad un massimo di 1.150.000 euro a carico dei clienti e, per uguali importi, nei confronti del broker.
La Guardia di Finanza è chiamata a effettuare ispezioni e controlli nei confronti dei soggetti individuati dalla normativa antiriciclaggio, tra questi anche i professionisti che devono operanti osservare le specifiche disposizioni in materia.
In tale contesto è stato eseguito un controllo antiriciclaggio, corroborato da ulteriori elementi desunti dalle banche dati in uso al Corpo.
Ciò ha consentito alle Fiamme Gialle di accertare che il commercialista del broker aveva omesso di effettuare, in varie occasioni, le obbligatorie comunicazioni al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Violazioni delle norme sull’uso del contante, infatti, sono emerse a seguito della contabilizzazione delle operazioni eseguite dal proprio cliente, per un ammontare complessivo di circa 600.000 euro e delle quali aveva avuto notizia nell’espletamento della propria attività professionale.
Per tale condotta, il commercialista è stato segnalato all’Autorità competente per l’avvio del procedimento di irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie che oscillano, complessivamente, da un minimo di 69.000 euro a un massimo di 345.000 euro.
Ulteriori accertamenti saranno svolti dalla Guardia di Finanza di Macerata, al fine di rilevare eventuali irregolarità anche sul piano fiscale.
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