Macerata Racconta si appresta a vivere, mercoledì 4 maggio, la sua terza giornata di appuntamenti. La festa del libro, organizzata dall’associazione culturale conTESTO in collaborazione con il Comune di Macerata e i partner istituzionali Regione Marche, UniMc e Camera di commercio, propone alle ore 15, nell’aula magna dell’Università, la prima sessione del convegno finale del progetto di ateneo Cross – Cultural Doors: “La percezione e comunicazione del patrimonio culturale nel contesto multiculturale” a cura dei Dipartimenti di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo e di Studi umanistici.
Alle 18.30 al Duma l’incontro con Antonio Motta condotto dalla scrittrice Lucia Tancredi dove si parlerà dell’archivio di Leonardo Sciascia. Motta è nato e vive a San Marco in Lamis, centro garganico dove dirige il Centro di Documentazione “Leonardo Sciascia – Archivio del Novecento” e i fogli della collana omonima.
Editore dell’opera dialettale di Joseph Tusiani, si è occupato a lungo di letteratura meridionale, come pure di scrittori italiani e stranieri che hanno avuto rapporti con la Puglia. Autore di numerose saggi su Sciascia, ha pubblicato in Svizzera Giorni felici con Leonardo Sciascia (2004). Dirige la rivista semestrale «Il Giannone» e collabora, tra l’altro, a «Belfagor», «Nuova Antologia», «incroci» e «Quaderni del Fondo Moravia».
Alle 19 al Parco di Fontescodella in scena La tempesta di William Shakespeare, spettacolo degli allievi del laboratorio teatrale a cura di Antonio Mingarelli e David Quintili.
Alle 21.15 al Teatro Lauro Rossi, Massimo Recalcati tratterà su Gli inciampi del desiderio. Psicoanalista tra i maggiori esperti mondiali del pensiero lacaniano, a Macerata Racconta Recalcati presenterà nell’occasione il suo ultimo lavoro Jacques Lacan, La clinica psicoanalitica: struttura e soggetto nel quale affronta il tema dell’illusione.
Dopo un primo volume dedicato a Lacan, di carattere più teorico, in questo secondo libro viene restituita in modo ampio e sistematico la poderosa riflessione sulla clinica del grande psicoanalista francese. Jacques Lacan è stato innanzitutto uno psicoanalista che ha dedicato la sua vita all’ascolto della sofferenza sintomatica dei pazienti e al rinnovamento della teoria e della clinica della psicoanalisi. Il suo impegno è stato costante e capace di frutti originalissimi per più di mezzo secolo.
Viene offerto un ritratto articolato della clinica psicoanalitica seguendo i diversi tornanti che caratterizzano l’insegnamento di Lacan e la sua ripresa della lezione freudiana: la clinica delle psicosi (paranoia, schizofrenia, melanconia), quella delle nevrosi (isteria e nevrosi ossessiva), quella della perversione e la sua concezione della cura analitica. In un tempo in cui il rigore del ragionamento clinico sembra destinato a essere sostituito da classificazioni diagnostiche anonime e la pratica della cura da un’operazione disciplinare di normalizzazione, questo libro ricorda, con Lacan, che l’analisi è uno spazio radicale di libertà dove il soggetto può incontrare le impronte del proprio destino singolare.
Massimo Recalcati conclude con questo secondo volume l’opera monografica dedicata al suo maestro. Il lettore troverà, suddivise in capitoli, tutte le principali figure della psicopatologia: psicosi, nevrosi e perversione. Le nozioni di desiderio e di godimento, al centro nel primo volume, vengono adesso riprese nella loro declinazione clinica. La concezione del bambino, del transfert e della cura analitica completa un lavoro che non ha precedenti non solo in lingua italiana.
Info: www.macerataracconta.it www.comune.macerata.it
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