I parchi della città di Macerata sono aperti dal 4 maggio, a accezione di quello di Villa Cozza. E’ stato attivato personale appositamente formato per controllare e dare informazioni a quanti accedono quotidianamente nelle aree verdi pubbliche, nel rispetto dell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile scorso che ha dettato le regole per la cosiddetta Fase 2 dell’emergenza Covid-19.
A vestire i panni dei controllori sono alcuni giovani del Servizio civile insieme ai cuochi delle mense scolastiche, che non possono svolgere il consueto lavoro a causa della chiusura delle scuole. L’Ufficio Ambiente del Comune ha preparato tutti per poter affrontare adeguatamente il nuovo ruolo.
“In questa fase delicata che stiamo vivendo – interviene il sindaco Romano Carancini –, ognuno fa la sua parte, con sensibilità e un grande senso civico, in questo caso mettendosi a servizio dell’intera comunità per il bene comune”.
Cuochi e giovani del servizio civile, circa una quarantina, sono riconoscibili da pettorine gialle e logo del Comune. Divisi in due gruppi, provvedono ogni giorno che le norme vengano rigorosamente rispettate dai fruitori, ovvero l’uso della mascherina a partire dai 6 anni, la distanza interpersonale di un metro, che l’attività sportiva o motoria individuale o con accompagnatore solo nel caso di minori o di persone non completamente autosufficienti venga praticata nel rispetto delle distanze di sicurezza stabilite dal decreto ministeriale (almeno due metri per attività sportiva e un metro per attività motoria) e che i bambini non accedano alle aree attrezzate per il gioco e che non venga svolta attività ricreativa o ludica.
Per quanto riguarda il parco di Villa Lauri è prevista la sola entrata da viale Indipendenza e la sola uscita in via Fosse Ardeatine, mentre ai Giardini Diaz è consentito l’ingresso solo dal cancello principale (lato rotonda) e l’uscita dalla parte opposta.
Il Comune di Macerata invita ancora una volta i cittadini alla collaborazione scegliendo di fruire dello spazio verde più vicino alla propria abitazione per non creare affollamenti e di seguire le raccomandazioni del Ministero della Salute per contenere il contagio da Coronavirus. Si ricorda anche che il mancato rispetto delle regole, affisse all’entrata di ogni area verde, potrebbe determinarne la chiusura a tutela della salute pubblica secondo quanto previsto dalle norme nazionali.
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