Da oggi lo stadio comunale di Macerata si chiama Helvia Recina “Pino Brizi”. L’impianto sportivo più importante della città ora porta anche il nome di una delle bandiere del calcio biancorosso e della Fiorentina, con cui si laureò campione d’Italia nella stagione 1968/69.
Con una cerimonia, l’Amministrazione comunale ha intitolato l’Helvia Recina a un vero signore del calcio.
Una targa ricordo è stata scoperta nel pomeriggio dal sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e Gianluca Brizi figlio di Pino.
Accanto a loro il prefetto Isabella Fusiello gli assessori comunali allo Sport e ai Lavori pubblici Riccardo Sacchi e Andrea Marchiori, Alberto Crocioni presidente della SS Maceratese 1922, l’ex direttore sportivo della squadra biancorossa Giancarlo Nascimbeni, autorità civili e militari, rappresentanti dell’ampio mondo sportivo.
Ma in tanti hanno voluto essere presenti, dalle vecchie glorie biancorosse a una delegazione del Museo Fiorentina guidata dal presidente David Bini.
Tifosi, amici e cittadini comuni hanno voluto essere presenti, a testimoniare l’eredità che ha lasciato.
L’Amministrazione comunale, sottolineando le motivazioni che hanno portato all’intitolazione dello stadio, ha ricordato come Pino Brizi abbia contribuito a dare lustro alla città di Macerata, da dove era partito per arrivare a toccare le alte sfere del calcio nazionale.
Rammentate le sue doti sportive che gli sono valse un palmares di tutto rispetto e l’entrata alla Hall of Fame Viola edizione 2012, ma anche quelle umane.
Brizi infatti è un esempio per i giovani che si affacciano al mondo del calcio e dello sport in generale.
L’intitolazione a colui che è stato soprannominato il “Beckenbauer viola”, per il ricordando nel ruolo di libero che ricoprì le caratteristiche del calciatore tedesco Franz Beckenbauer, coincide con l’investimento che l’Amministrazione ha fatto sullo stadio per farlo tornare a essere un gioiello grazie ai lavori di riqualificazione che inizieranno a maggio.
Al termine della cerimonia sono scese in campo le squadre della categoria Giovanissimi di SS Maceratese 1922, Porto Recanati ASD e Robur 1905 che hanno dato vita a un triangolare.
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