Macerata è libera! La città riparte, dopo le tragiche vicende che ha vissuto nei giorni scorsi con la morte di Pamela Mastropietro e poi la sparatoria in cui sono rimasti feriti sei immigrati, dalle parole che pronunciò il 30 giugno 1944 il partigiano Augusto Pantanetti liberando Macerata dal nazifascismo con il gruppo delle Bande Nicolò.
“Macerata è libera. Non violenta, antirazzista e antifascista” è infatti il titolo della manifestazione, promossa dall’Amministrazione comunale, condivisa da vari enti e associazioni del territorio, per riflettere profondamente su quanto accaduto.
Il sindaco Romano Carancini e tutti i promotori danno appuntamento a domenica 18 febbraio, ore 9.30 in piazza della Libertà, da dove dopo il saluto del primo cittadino, alle 10, partirà il corteo senza bandiere ma con striscioni e cartelli che richiamano la Costituzione Italiana. I partecipanti sfileranno in corso Matteotti, via Tommaso Lauri, corso Garibaldi, corso Cavour per arrivare al Monumento ai Caduti in piazza della Vittoria. Verrà quindi dispiegato il Tricolore, saranno letti i 12 principi fondamentali della Costituzione Italiana e si intonerà l’Inno nazionale.
La manifestazione, come ha ribadito il sindaco Carancini presentando l’iniziativa, è per la vita, per la persona e per la libertà, frutto della necessità di una riflessione profonda e il bisogno di ricercare i perché di quanto accaduto a Macerata, sul come coniugare i valori indiscussi della comunità civile maceratese, fondata sulla Costituzione e in risposta alla necessità di rafforzare nella cittadinanza la coesione sociale fondata sui valori democratici. Una manifestazione per affrontare e respingere gli attacchi alla libertà della persona in tutte le sue forme, dalla violenza di genere alla discriminazione, al razzismo, alle forme di fascismo e intolleranza.
Domenica sarà solo la prima tappa di un percorso che passerà anche attraverso le scuole, i musei, le biblioteche, ha detto il sindaco: “Da qui nessuno si potrà sentire escluso da una responsabilità comune”.
Carancini ha ricordato anche la manifestazione del prossimo 24 febbraio a Roma che Macerata vuole condividere: “Un segno di ripresa – ha sostenuto ancora – che vogliamo dare perché la città deve tornare a essere quello che è senza dimenticare”.
Alla manifestazione di domenica 18 febbraio, a cui sono stati invitati i sindaci del territorio, hanno aderito Cgil, Cisl, Uil, Anpi, Unimc, Unicam, Officine Universitaria, Mondo Solidale, PD Macerata, Isrec, Refugees Welcome, Arci Macerata, Leu, Acli Macerata, Auser Macerata, Lega Coop Marche, Anolf, Anteas, Albero dei Cuori. Con il passare delle ore al Comune di Macerata stanno arrivando tante altre adesioni.
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