Macerata, la storia di Rosalind Franklin chiude la stagione di prosa
Martedì 27 e mercoledì 28 marzo, ore 21 al Teatro Lauro Rossi di Macerata, in scena Lucia Mascino e Filippo Dini, che firma anche la regia dello spettacolo, in Rosalind Franklin. Il segreto della vita, di Anna Ziegler.
E’ il finale della stagione di prosa organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata in collaborazione con l’Amat e il contributo della Regione Marche e del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, 18 serate con proposte di respiro nazionale e internazionale e l’opportunità, sia al pubblico che agli studenti, di conoscere più da vicino le compagnie e i lavori grazie agli incontri Gente di Teatro e Scuola di platea.
Il segreto della vita è la scoperta della struttura del DNA e il piccolo straordinario racconto degli ultimi anni di vita della scienziata Rosalind Franklin. Ci troviamo di fronte ad uno degli avvenimenti più sconvolgenti e controversi nella storia del pensiero e delle conoscenze scientifiche. Tutta l’umanità si inchina e si compiace in un unico trionfale applauso nei confronti dei grandi scienziati che sono riusciti a decifrare quello che comunemente era definito il segreto della vita.
La vicenda, tuttavia, fu tutt’altro che epica e nobile. I personaggi coinvolti in questa scoperta furono molti, tutti scienziati autorevoli che collaborarono in diverse fasi alla stessa ricerca, ma che furono vittime e carnefici, a seconda delle alterne fortune, delle reciproche invidie e desideri di riscatto personali. Tutti lottarono per avere un personale posto di rilievo nella Storia, ognuno con le proprie capacità e le proprie motivazioni, talvolta anche nobili, ma sempre e comunque a discapito del sesto personaggio di questa storia, dell’unica donna di questa favola; una donna meravigliosa e detestabile, una persona limpida e contraddittoria, ambiziosa e vigliacca, una donna fuori dalle umane catalogazioni e impossibile da raccontare: Rosalind Franklin.
Il suo merito fu quello di fotografare un campione di DNA con una tecnica delicatissima e complessa che sfruttava la diffrazione a raggi X. In particolare, la fotografia numero 51 riuscì ad immortalare in modo più nitido la X della doppia elica del DNA. Un grande dono che Rosalind fece alla scienza, all’umanità e a se stessa. L’ambiziosissimo James Watson, con la complicità del suo collega Francis Crick, sfruttò la fotografia per costruire un modellino del DNA, passando alla storia come il vero responsabile della grande scoperta, vincendo anche il Nobel, nove anni dopo, quando ormai la povera Rosalind era già prematuramente scomparsa all’età di 37 anni.
Nel corso della pièce, che vede sul palscoscenico oltre a Lucia Mascino e Filippo Dini anche Giulio Della Monaca, Dario Iubatti, Alessandro Tedeschi e Paolo Zuccari, i personaggi saltano continuamente da un presente, che non è definito, ad un passato, che è quello del ricordo, quello delle scene, in cui la vicenda della scoperta del DNA si interseca con la storia di Rosalind. Le scene, quindi, si alternano con i commenti e le dissertazioni dei personaggi al presente, in un continuo susseguirsi di immagini che risultano distorte, non verosimili o non coerenti a giudizio della nostra logica educata, ma che inevitabilmente contribuiscono ad arricchire e a comporre quel film, o quel sogno, che lentamente si srotola sereno e perfettamente compiuto nella nostra mente.
Le scene sono di Laura Benzi, i costumi di Andrea Viotti, le luci di Pasquale Mari e le musiche di Arturo Annecchini.
L’appuntamento con Gente di Teatro, l’iniziativa destinata a offrire al pubblico momenti di approfondimento e riflessione a margine degli spettacoli inseriti nella Stagione di prosa del teatro Lauro Rossi, è per mercoledì 28 marzo, ore 18, alla sala Castiglioni della Biblioteca comunale Mozzi Borgetti.
Info e biglietti: Biglietteria dei Teatri 0733 230735, www.comune.macerata.it.
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