Macerata Jazz, incontro e concerto con Paolo Fresu
Macerata Jazz con l’inaugurazione di una mostra fotografica e il concerto di Mike Melillo ha iniziato la settimana che converte la galleria degli Antichi Forni in un vero e proprio Jazz Club.
Fino all’1 marzo sono tante le iniziative a ruotare attorno alla mostra fotografica collettiva di alcuni dei fotografi jazz più attivi. In programma i concerti, dopo Mike Melillo, di Paolo Fresu (lunedì 24 febbraio), Emilia Zamuner in duo con Massimo Moriconi (venerdì 28), il Daniele Cervigni Quintet (sabato 29 febbraio) e la Musicamdo Jazz Orchestra (domenica 1 marzo). Poi gli ascolti guidati (25-26 febbraio) dei dischi in vinile. Lunedì 24 febbraio, prima del suo concerto alle 21.15 al Teatro Lauro Rossi intitolato “Tempo di Chet”, il re della tromba Paolo Fresu sarà protagonista alle 16 dell’incontro “Sogno e Utopia”, condotto dal giornalista jazz Fabio Ciminiera, toccando alcuni dei temi più cari all’artista.
Si racconterà il legame del trombettista sardo con Chet Baker per poi addentrarsi nel suo sogno diventato realtà di realizzare un’etichetta discografica, la Tuk record. E poi ancora il jazz come strumento di formazione con il progetto I-Jazz nelle scuole e un viaggio, parola dopo parola, nel mondo professionale di un artista a tutto tondo che può essere di grande ispirazione per i sogni delle nuove generazioni. Proprio per questo, Paolo Fresu si è proposto per incontrare gli studenti dell’Università di Macerata rendendosi disponibile ad un confronto.
Nel concerto al Lauro Rossi, Paolo Fresu sarà accompagnato da Dino Rubino (pianoforte/tromba) e Marco Bardoscia (contrabbasso).
Macerata Jazz propone anche il concerto aperitivo “Il gusto del jazz”, ore 19 al ristorante Il Pozzo, con il quartetto Fracassession: Roberta Di Rosa (violino), Luigi Colucci (sassofoni), Andrea Strappa (tastiera/computer), Giovanni Damiani (batteria).
Al termine del concerto di Paolo Fresu, jam session sempre a Il Pozzo dalle 23.30.
Info: www.musicamdo.it; FB/INSTAGRAM @MusicamdoJazz
(Nella foto: Paolo Fresu)
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