Sabato 25 gennaio, ore 17.30 al Teatro della Filarmonica di Macerata, Stefania Auci presenta il suo ultimo libro “I leoni di Sicilia”, nel secondo appuntamento intitolato Il castello degli antenati del festival letterario “I giorni della merla”, con tema Il Castello d’inverno, diretto da Loredana Lipperini e Lucia Tancredi.
Il castello degli antenati si riferisce a ciò che viene narrato ne I leoni di Sicilia, quello in cui le genealogie familiari mettono radici e segnano destini, da cui bisogna saper entrare e uscire per costruire un’identità.
Grande successo del 2019, Stefania Auci con il romanzo I leoni di Sicilia. La saga dei Florio conquista la vetta della classifica di vendita. Per scriverlo l’autrice ha condotto numerose ricerche: ha setacciato le biblioteche, ha letto tutte le cronache giornalistiche dell’epoca, ha esplorato i possedimenti dei Florio e ha raccolto con puntiglio i fili della Storia che si dipanano tra abiti, canzoni, lettere, bottiglie, gioielli, barche, statue. E’ una realtà culturale che ha lasciato il segno non solo in Sicilia.
Dal momento in cui sbarcano a Palermo da Bagnara Calabra, nel 1799, i Florio guardano avanti, irrequieti e ambiziosi, decisi ad arrivare più in alto di tutti. A essere i più ricchi, i più potenti. E ci riescono: in breve tempo, i fratelli Paolo e Ignazio rendono la loro bottega di spezie la migliore della città, poi avviano il commercio di zolfo, acquistano case e terreni dagli spiantati nobili palermitani, creano una loro compagnia di navigazione… E quando Vincenzo, figlio di Paolo, prende in mano Casa Florio, lo slancio continua, inarrestabile: nelle cantine Florio, un vino da poveri – il marsala – viene trasformato in un nettare degno della tavola di un re; a Favignana, un metodo rivoluzionario per conservare il tonno – sott’olio e in lattina – ne rilancia il consumo in tutta Europa… In tutto ciò, Palermo osserva con stupore l’espansione dei Florio, ma l’orgoglio si stempera nell’invidia e nel disprezzo: quegli uomini di successo rimangono comunque «stranieri», «facchini» il cui «sangue puzza di sudore». Non sa, Palermo, che proprio un bruciante desiderio di riscatto sociale sta alla base dell’ambizione dei Florio e segna nel bene e nel male la loro vita; che gli uomini della famiglia sono individui eccezionali ma anche fragili e – sebbene non lo possano ammettere – hanno bisogno di avere accanto donne altrettanto eccezionali: come Giuseppina, la moglie di Paolo, che sacrifica tutto – compreso l’amore – per la stabilità della famiglia, oppure Giulia, la giovane milanese che entra come un vortice nella vita di Vincenzo e ne diventa il porto sicuro, la roccia inattaccabile.
Intrecciando il percorso dell’ascesa commerciale e sociale dei Florio con le loro tumultuose vicende private, sullo sfondo degli anni più inquieti della Storia italiana – dai moti del 1818 allo sbarco di Garibaldi in Sicilia –, Stefania Auci dipana una saga familiare d’incredibile forza, così viva e pulsante da sembrare contemporanea.
Tra i libri di Stefania Auci, scrittrice e insegnante di sostegno, da ricordare Florence (Baldini e Castoldi, 2015) e La cattiva scuola (Tlön, 2017) scritto con l’amica e collega Francesca Maccani.
All’appuntamento maceratese parteciperà la pianista e direttrice d’orchestra Cinzia Pennesi, che interverrà con sue composizioni originali. La affiancheranno come voci narranti Lucia De Luca, Laura Silvetti, Claudio Porzi, Giuseppe Riccardo Festa.
Info: www.igiornidellamerla.it, www.comune.macerata.it, pagine Facebook di Macerata Racconta e Comune di Macerata.
(64)