Tornano a Macerata le iniziative di “Presente liberale”, il festival nazionale del libero pensiero dedicato quest’anno al tema della censura, promosso dall’assessorato Turismo ed Eventi del Comune di Macerata, con la consulenza scientifica della casa editrice Liberilibri.
Il primo appuntamento è per venerdì 19 gennaio alle ore 17 con l’inaugurazione della mostra Suspectos damnare. I Libri Proibiti da Gutenberg all’età dei Lumi, che resterà aperta fino al 31 marzo alla Biblioteca Mozzi Borgetti.
L’esposizione permetterà al pubblico di ripercorrere la storia della censura in età moderna, quando nasce, si sviluppa ed entra in crisi un sistema di controllo sulla produzione, circolazione e uso del libro.
Un excursus affascinante attraverso quei volumi rari e preziosi custoditi nella stessa Biblioteca e insospettabilmente caduti sotto la mannaia della censura nel corso dei secoli, con uno spazio riservato all’attualità e alle pubblicazioni di Liberilibri, che da sempre ha fatto della lotta alla censura una delle sue più grandi battaglie.
La mostra è divisa in sei sezioni: Gli strumenti del controllo, con i vari Indici pubblicati nel tempo; Gli autori proibiti, come Lutero, Zwinger, Mizaud, il geografo Münster, i calvinisti, gli astrologi e molti altri; Letture proibite, dedicata alla letteratura, dalle revisioni di Boccaccio e Petrarca, Della Casa, Ariosto, Tasso e la proibizione di Machiavelli; La Scienza proibita, con il De humani corporis fabrica e le bellissime tavole anatomiche del Vasalio del 1542 (la biblioteca possiede uno dei pochissimi esemplari integri al mondo), Copernico, Galileo; Assolutismo e Censura dedicata al sorgere, nel XVII secolo, della censura di Stato accanto a quella ecclesiastica, con le opere degli illuministi, da Helvétius, Montesquieu, a Voltaire, Spinoza, Rousseau; un’intera sezione infine è dedicata all’Encyclopédie, o Dizionario ragionato delle scienze, arti e mestieri, la più significativa opera per l’Illuminismo europeo di cui si conserva in biblioteca la bellissima edizione di Livorno del 1723.
L’allestimento è curato da Laura Mocchegiani e organizzato in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata.
Il secondo appuntamento è previsto martedì 23 gennaio, ore 21 al Teatro della Filarmonica, con l’incontro sul tema Siamo tutti censurati. Dall’Inquisizione social dell’Algoritmo ai Nuovi Profeti della cancel culture.
Ospiti d’eccezione saranno tre giornalisti di caratura nazionale, che si confronteranno sul palco insieme a Michele Silenzi direttore editoriale della casa editrice Liberilibri: Francesco Borgonovo vicedirettore del quotidiano La Verità; Camillo Langone scrittore e curatore d’arte, giornalista de Il Foglio e il Giornale, curatore di una mostra in corso al Vittoriale dal titolo I Censurati. Nudo e censura nell’arte italiana d’oggi (catalogo Liberilibri); Giovanni Sallusti giornalista di Libero e saggista, autore del libro Mi mancano i vecchi comunisti. Confessione inaudita di un libertario, con prefazione di Giuliano Ferrara, in uscita in questi giorni per i tipi della Liberilibri.
Il dibattito verterà su diversi aspetti della censura contemporanea, tanto subdola quanto pericolosa, da cui tutti veniamo inconsapevolmente colpiti ogni giorno: una censura linguistica, con l’imposizione di una terminologia politicamente corretta che toglie spazio alla libera espressione dell’individuo; una censura editoriale, che si traduce nella messa al bando preventiva di autori scomodi e non allineati al pensiero unico dominante; una censura artistica, che impedisce di fatto a chi raffigura oggi la nudità di far conoscere le proprie opere sui social, equiparandole alla pornografia.
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