Gran finale sabato 17 settembre per Macerata d’estate. Sboccia la città, il ricco programma delle iniziative proposte dall’Amministrazione comunale per la stagione estiva 2016 quando i vicoli della Cocolla, tra lo Sferisterio e il Duomo, ospiteranno Shooting Borders – Videoinstallazioni sul Mediterraneo dei flussi migratori,.
“Parliamo di Mediterraneo, migranti, frontiere, Europa, e lo facciamo con la musica, il videomapping e la visual art per sperimentare uno spazio sensibile dentro e fuori di noi – afferma Stefania Monteverde, assessore alla Cultura -. Diamo spazio alla creatività di artisti di grande qualità e alla cultura aperta e solidale, in un angolo suggestivo del centro storico come la Cocolla, con i vicoletti stretti e belli tra lo Sferisterio e l’Ostello Ricci”.
L’evento, organizzato dall’associazione Ya Basta! di Macerata, in collaborazione con Elver e il patrocinio del Comune di Macerata, inizierà alle ore 21 con videomapping e visual art lungo le strade e sugli edifici della Cocolla a cura di Beatrice La Mantia e Marco Di Cosmo – animatori del collettivo di artisti digitali LuckyAssembler e il progetto Pixel Corporation” Antica Proietteria – con le sonorizzazioni di Enrico Tiberi e Manuel Coccia, produttori e musicisti marchigiani che spaziano fra sperimentazione elettronica e tradizione musicale classica.
Alle ore 22.30 spazio alla performance A/V GO DOT per la regia di Marco Di Battista – artista visuale, vj, documentarista finalista al Premio Nazionale delle Arti del Miur nel 2004, premiato al Festival I-Mode Visions dell’Accademia di Belle Arti di Macerata nel 2004 e nel 2011, e alla 44a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro – le musiche di Enrico Tiberi, Manuel Kopf e Caterina Trucchia, che formano il duo KMfromMYills che a ricercate sonorità sintetiche unisce un cantato femminile che rielabora elementi dalla musica folk. A seguire il djset di H On Bangalore – World music, digital africa, voodoo rhythm, anacondas for extreme high living experience.
Shooting Borders è una mostra multimediale che attraverso la tecnica dell’Architectural Projection Mapping vuole indagare il tema del Mediterraneo dei flussi migratori.
“Lo storico quartiere della Cocolla, antico limitare della città di Macerata – dicono gli organizzatori – si trasformerà in uno “spazio sensibile” che ci permetterà di attraversare virtualmente frontiere di terra e di mare. Abbiamo immaginato una mappa, un percorso fatto di immagini e di suoni che provengono dai confini della Fortezza Europa, un viaggio emozionale che inizia alle porte del vecchio continente oggi chiuse a quanti sono in fuga dalla guerra e dalla povertà”.
La performance GO DOT nasce durante la marcia Overthefortress, una campagna di solidarietà attiva che ha portato trecento attivisti ad Idomeni, sul confine greco macedone, dove da mesi erano bloccati da mesi migliaia di rifugiati nel tentativo di raggiungere il nord dell’Europa. Il titolo dell’opera è un chiaro riferimento al dramma di Samuel Beckett Aspettando Godot e all’interpretazione che lo stesso autore ha dato del nome “Godot” da Go (vai) e Dot (fermo/punto). A differenza della pièce di Beckett, la condizione di “stallo” dei protagonisti (i profughi) non è volontaria, ma imposta dall’alto, dalla Fortezza Europa e dalle sue politiche che, limitando la libertà di circolazione e di movimento, impone a migliaia di individui di rimanere “fermi” e di vagare nelle frontiere europee in attesa di poter “andare”. Le immagini raccontano la quotidianità dei profughi nei campi spontanei, esistenze che scorrono aspettando di poter oltrepassare il confine, attraverso lunghe sequenze, inquadrature fisse quasi sempre in campo totale e audio in presa diretta combinato a brani musicali originali eseguiti dal vivo.
Info: associazione.yabastamacerata@gmail.com evento Facebook: Shooting Borders – Performance di Architectural Mapping.
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