Home Cultura Macerata, convenzione tra Palazzo Buonaccorsi e Accademia di Belle Arti

Macerata, convenzione tra Palazzo Buonaccorsi e Accademia di Belle Arti

Macerata, convenzione tra Palazzo Buonaccorsi e Accademia di Belle Arti
104
0

La Giunta comunale di Macerata ha approvato una convenzione con l’Accademia di Belle Arti e Istituto di Restauro delle Marche (IRM), per avviare nuovi interventi di restauro che riguarderanno la sezione di arte moderna dei Musei civici di palazzo Buonaccorsi. L’accordo è stato firmato oggi dall’assessore alla cultura Stefania Monteverde e dalla direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Macerata Paola Taddei nel corso di una conferenza stampa alla Sala Castiglioni della Biblioteca comunale Mozzi Borgetti.

“E’ un accordo a cui teniamo moltissimo, ancora più significativo in questi giorni in cui dopo il sisma gli investimenti sui nostri beni culturali rappresentano una necessità per rilanciare il territorio. L’Accademia grazie all’Istituto di Restauro delle Marche è una delle risorse culturali più importanti della nostra città. – ha spiegato l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde -. Lavoriamo con i giovani e permettiamo di fare un’esperienza concreta, applicando teoria e tecniche di restauro direttamente sulle opere ed è in linea con uno degli obiettivi primari dell’Amministrazione comunale, quello di una maggiore e sempre più incisiva interazione con le Istituzioni di alta formazione, ricerca e produzioni locali. Si tratta di un’ulteriore testimonianza della grande attenzione che l’Amministrazione comunale mostra verso la cultura e le sue potenzialità di crescita, per renderla ancora di più patrimonio di tutti. Infine, vorrei sottolineare il prezioso contributo che verrà offerto dall’IRM che dispone degli strumenti metodologici e di quelli più specificatamente tecnico-scientifici nell’ambito del proprio patrimonio e che risulta altamente qualificato per il coordinamento affidato alla professoressa Francesca Pappagallo accreditata professionista nel settore e attestata come restauratore di beni oltre al contributo di docenti che provengono dall’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro di Roma e dalla Sovrintendenza ai Beni Artistici, Storici ed Etnoantropologici per le Marche di Urbino”.

La convenzione firmata questa mattina, nata sulla scia della positiva esperienza avviata in via sperimentale con le docenti Marta Pavan e Grazia De Cesare, maturata negli anni accademici 2014/2015 e 2015/2016, avrà la durata di due anni e prevede collaborazioni a titolo non oneroso.

“La convenzione – ha affermato la direttrice ABA, Paola Taddei – fa seguito ad un accordo preesistete e sancisce un rapporto importante che vede in primo piano i nostri laboratori di restauro a Montecassiano dotati di attrezzatura tecnica e scientifica adeguata. E’ un punto di partenza per poter collaborare in maniera significativa con la città e con tutto il territorio. L’espansione verso l’esterno fa parte della politica dell’Accademia di Belle Arti”.

Le opere dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi che sono state già restaurate dall’Accademia sono Scultura dipinta di Marcolino Grandini (opera esposta), Double Grilles- Scultura Dinamica di Francois Morellet (2 opere esposte), Forme geometriche di Anna Maria Vancheri (opera esposta), Atto 23778 di Toni Arch, Progetto Spazio 75 e Ipotesi Progettuale 70 di Claudio D’Angelo.

In parallelo all’importante attività di conservazione e di restauro del contemporaneo che l’Accademia rende possibile attraverso l’IRM, i Musei civici di palazzo Buonaccorsi hanno eseguito un lavoro di riordino dell’archivio fotografico delle esposizioni temporanee. Si tratta di 353 buste relative alle mostre svoltesi tra il 1938 e la fine degli anni ’80. Il lavoro è stato svolto nell’ambito del servizio civile nazionale 2015/2016 da Giacomo Canullo, Samanta Casali, Giorgia Cegna e Anna Rosa Faglia che si sono avvalsi, per il riconoscimento degli artisti e dei comprimari presenti nelle foto, della competenza del critico Lucio Del Gobbo, memoria storica preziosissima. Studiosi, conoscitori, esperti d’arte possono, a richiesta, consultare la banca dati fruibile prossimamente nel sito dei Musei civici.

(104)

LEAVE YOUR COMMENT