Anche a Macerata si è celebrato il 244° Anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza. La cerimonia si è svolta al Comando Provinciale in viale Indipendenza. L’appuntamento rappresenta l’occasione per esporre il bilancio dell’attività e consegnare gli encomi concessi ai militari che si sono particolarmente distinti in servizio.
Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e l’Ordine del Giorno del Gen. C.A. Giorgio Toschi, Comandante Generale della Guardia di Finanza, il Comandante Provinciale Col. Amadeo Gravina ha ringraziato le Fiamme Gialle maceratesi per la preziosa e complessa attività Istituzionale espletata, dal contrasto all’evasione e all’elusione fiscale alla tutela della spesa pubblica, alle indagini per contrastare la criminalità economico-finanziaria, al concorso nel mantenimento dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica.
Il Colonnello Gravina, nel ribadire i prioritari obiettivi perseguiti dal Corpo, a tutela dell’economia legale e dei contribuenti rispettosi delle regole, quale condizione indispensabile per il raggiungimento dell’equità fiscale, a fondamento del benessere della collettività, ha fornito una sintesi del bilancio dell’attività svolta nell’ultimo anno e mezzo.
Particolare rilievo è stato dato al centenario dalla conclusione della Prima Guerra Mondiale, in cui la Guardia di Finanza ha dato un importante contributo. Proprio la data del 21 giugno, scelta per la festa del Corpo al posto della vera data di fondazione l’1 ottobre 1774, deriva da una battaglia nel 1918 che impegnò le Fiamme Gialle e invertì le sorti del conflitto fino alla vittoria finale. Il Colonnello Gravina ha anche ricordato che i primi colpi della guerra furono sparati da finanzieri che la notte del 23 maggio respinsero la prima sortita austriaca al confine. Ancora protagonisti i finanzieri nello sventare un’incursione di marinai austriaci al porto di Ancona dove avevano base alcuni sommergibili e i MAS di Luigi Rizzo.
La Guardia di Finanza pagò nella Grande Guerra un rilevante tributo di morti e feriti e il Comandante Provinciale ha voluto dedicare a loro la giornata, con l’auspicio che le armi tacciano per sempre. Nel salone della cerimonia è stato ricreato un pezzo di trincea con cimeli d’epoca della collezione privata del Lgt. Luca Cimarosa e due finanzieri hanno indossato divise storiche.
Presenti alla celebrazione il Prefetto Roberta Preziotti, l’On. Tullio Patassini, l’Arcivescovo di Camerino Francesco Brugnaro, il Presidente del Tribunale di Macerata Gianfranco Ciccioli e molte altre autorità civili e militari.
Hanno ricevuto l’encomio: Ten. Col. Andrea Magliozzi, Lgt. Lorenzo Orazi, Lgt. Fabrizio Filegi Tomè, Ten Donato Niro, Cap. Antonio Di Palo, V.Brig. Claudio Bernardini, A.S. Vito Ribaudo, Mar.A. Simone Tardella, Fin. Vincenzo Cimmino, Lgt. Domenico Gentile, Brig.C. Andrea Dottori, Fin. Carlo Alberto Lotto, A.S. Giovanni Vigilante, A.S. Roberto Gasparrini, Brig. Felice Marinelli, V.Brig. Donato Scarnera, V.Brig. Michele Cavallo, Lgt. Salvatore La Forgia, A.S. Antonio Paoletti.
Per particolari operazioni, encomio solenne al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata; encomi alla Tenenza di Camerino, al Nucleo Mobile della Compagnia di Macerata, al Nucleo Mobile della Tenenza di Porto Recanati.
LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI |
Interventi sempre più mirati per contrastare le frodi fiscali: non si tratta di piccoli commercianti, artigiani e imprenditori, che rappresentano l’ossatura economica della provincia, sempre da tutelare, ma di grandi evasori, ossia di quei soggetti fiscalmente pericolosi i cui patrimoni sono espressione diretta dei gravi reati tributari o economico-finanziari commessi; importi tutt’altro che insignificanti se si pensa che questi grandi evasori, in tutto in 46, in un anno e mezzo hanno sottratto a tassazione circa 180 milioni di euro e frodato l’IVA per altri 39 milioni di euro.
Mentre sono 450, in tutto, tra verifiche e controlli, gli interventi avviati nei confronti di persone e imprese considerati maggiormente a rischio di evasione fiscale. 252 le persone denunciate per reati fiscali. La maggior parte di questi sono rappresentati dagli illeciti più insidiosi e pericolosi per la stabilità economico-finanziaria del Paese e per la libera concorrenza tra imprese: l’emissione di fatture false, la dichiarazione fraudolenta, l’occultamento di documentazione contabile.
Nel settore della fiscalità internazionale i casi di evasione scoperti sono stati 12, con un’evasione di circa 13 milioni di euro.
I sequestri di disponibilità patrimoniali e finanziarie ai responsabili di frodi fiscali ammontano a circa 11 milioni di euro, cui si aggiungono le ulteriori proposte di sequestro già avanzate per oltre 88 milioni di euro.
Scoperti 141 evasori totali, soggetti che, pur avendo svolto attività produttive di reddito, sono risultati completamente sconosciuti al Fisco, responsabili di aver evaso, in un anno e mezzo, redditi per oltre 270 milioni di euro ed IVA per circa 60 milioni di euro.
Nello stesso periodo sono stati verbalizzati 28 datori di lavoro per aver impiegato 118 lavoratori in “nero” o irregolari.
Nel settore delle accise, sono stati conclusi 19 interventi, che hanno consentito, tra l’altro, di smantellare un’organizzazione criminale specializzata in frodi nel commercio di carburanti: oltre 133 milioni di litri di carburanti illecitamente commercializzati, con 25 persone denunciate, di cui 7 tratte in arresto.
Nel comparto del gioco e delle scommesse, eseguiti 17 controlli con la verbalizzazione di 33 soggetti.
CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA |
Altra fenomenologia illecita contro cui, dopo l’evasione, il Corpo riversa le proprie migliori risorse, è la legalità nella Pubblica Amministrazione, campo nel quale, sempre nell’ultimo anno e mezzo, sono stati controllati appalti per circa 160 milioni di euro e denunciate, per reati in materia di appalti e altri delitti, 130 persone.
A ciò si aggiunge il contrasto a forme di inefficienze e sprechi di risorse di cui si rendono colpevoli persone che, operando nel pubblico, procurano danni all’erario: nello stesso periodo le Fiamme Gialle maceratesi ne hanno individuate 64, responsabili di un danno erariale pari a circa 134 milioni di euro.
Sono stati 212 gli interventi in materia di uscite dei bilanci nazionale e locali (tra cui i “C.A.S.” erogati a seguito degli eventi sismici), 124 dei quali hanno dato luogo alla constatazione di indebite percezioni di risorse pubbliche per circa 600 mila euro, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 129 persone.
Nell’ambito di un Protocollo di Intesa tra la Guardia di Finanza ed il Commissario del Governo per la Ricostruzione nei territori interessati dal sisma, sono stati svolti, ad oggi, 300 interventi volti a verificare la corrispondenza e veridicità dei dati riportati nelle cosiddette schede AeDES e nel collegato fascicolo peritale, redatti da professionisti abilitati, rispetto alla situazione reale degli edifici periziati per i danni subiti dal simsa.
Evase 1.849 informative antimafia, volte ad accertare la sussistenza, da parte dei soggetti richiedenti, dei requisiti per l’iscrizione nell’Anagrafe Antimafia degli Esecutori.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ALLA CRIMINALITÀ ECONOMICO – FINANZIARIA |
L’azione della Guardia di Finanza, in questo obiettivo strategico, mira all’aggressione della criminalità comune ed organizzata nel cuore dei suoi interessi economici e finanziari, mediante accertamenti e investigazioni rivolte ad individuare i capitali di origine criminale e scoprire i patrimoni illecitamente accumulati.
In tale ambito, sono stati svolti 45 accertamenti economico patrimoniali a carico di soggetti condannati o indiziati di appartenere ad associazioni malavitose e/o loro prestanomi, con la proposta di sequestro di circa 1,8 milioni di euro.
Il denaro illecitamente accumulato dalla criminalità, dagli evasori seriali, dai corrotti e corruttori e dagli altri criminali, per poter essere “lavato” della sua provenienza “sporca”, deve essere riciclato in attività o in investimenti apparentemente “puliti”.
Ecco che seguire i flussi finanziari diventa fondamentale in ogni tipologia di contrasto agli illeciti. Il valore del riciclaggio accertato nell’ultimo anno e mezzo è stato pari a circa 1,6 milioni di euro. Un fiume di soldi intercettato grazie alle 8 indagini di polizia giudiziaria avviate, da cui sono “scattate” denunce per riciclaggio e autoriciclaggio nei confronti di 20 persone.
I sequestri effettuati su ordine della Magistratura ammontano a circa 270 mila euro. La lotta al fenomeno del riciclaggio non si fa però solo con la repressione. Per contrastarlo al meglio è necessaria anche una seria azione preventiva attraverso le analisi delle segnalazioni di operazioni sospette.
Sono stati infatti 132 gli interventi svolti in materia di sviluppo di segnalazioni per operazioni sospette, i quali hanno portato alla denuncia a piede libero di 31 soggetti per inosservanza alla normativa antiriciclaggio.
Mentre sono 27 gli interventi svolti in materia di sicurezza della circolazione dell’euro degli altri mezzi di pagamento, che hanno determinato la denuncia a piede libero di altrettante persone.
Scoperti infine reati fallimentari con quantificazione di patrimoni risultati distratti per oltre 11 milioni di euro, sequestri per oltre 2 milioni di euro e denuncia di 21 persone.
Per quanto riguarda il monitoraggio dei flussi finanziari per finalità di contrasto a possibili fenomeni di riciclaggio di proventi illeciti e di finanziamento al terrorismo, sono stati analizzati trasferimenti di fondi verso l’estero per circa 5 milioni di euro, effettuati attraverso “money transfer” della provincia, con la contestuale identificazione di 2.321 persone che si sono avvalsi del particolare circuito.
Inoltre, durante le attività di controllo economico del territorio, sono stati svolti 274 servizi di controlli ad esercizi commerciali che forniscono il servizio di “money transfer”, identificando 159 soggetti intenti all’esecuzione di operazioni di trasferimento fondi.
Anche la contraffazione fa male al Paese, perché danneggia il made in Italy, svilendo il prestigio del marchio italiano nel mondo. Rientrano nei circa 476 mila di articoli sequestrati nell’ultimo anno e mezzo quelli propriamente contraffatti o con falsa indicazione del made in Italy e quelli non sicuri recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere circa l’origine e la qualità.
In questo settore, i Reparti operativi hanno eseguito 109 interventi, denunciando all’Autorità Giudiziaria 82 persone.
Per quanto riguarda il contrasto al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, sono stati tratti in arresto 32 responsabili e sequestrati circa 29 Kg. di sostanze stupefacenti, oltre a 1.148 piante di cannabis e 522 semi di canapa indiana.
Ai fini della tutela ambientale, sono stati effettuati 5 interventi, con la denuncia di 5 responsabili ed il sequestro di aree demaniali per complessivi 3.000 mq., unitamente a circa 37.000 Kg. di sostanze e materiali inquinanti.
CONTROLLO ECONOMICO DEL TERRITORIO |
Con l’obiettivo di realizzare una più capillare azione di prevenzione e repressione dei traffici illeciti, attraverso servizi di controllo economico del territorio maggiormente articolati, la Guardia di Finanza si è dotata di un “Dispositivo Permanente di Contrasto ai Traffici Illeciti”.
L’attività eseguita su tutto il territorio della Provincia è stata orientata non solo a finalità repressive ma anche alla ricerca ed acquisizione di elementi informativi utili per i successivi sviluppi investigativi, ed ha visto l’impiego diuturno di pattuglie automontate, con l’ausilio delle unità cinofile antidroga, in servizi di appostamento, perlustrazione, osservazione e attuazione di posti di controllo.
In tale ambito sono state controllate 4.491 autovetture e identificate 5.186 persone.
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