Anche in Champions League alla Lube non riesce l’operazione primo posto nel girone, superata all’Eurosuole Forum dalla Sir Colussi Sicoma Perugia in tre set, in un match dal risultato netto che in realtà nasconde una gara tirata e decisa per pochissimi palloni. Il secondo posto nel girone con 4 vittorie e 13 punti vale comunque la qualificazione ai Playoffs 12 e la certezza di essere tra le migliori due seconde, posizione che potrebbe valere in vista del sorteggio di venerdì (ore 12) in Lussemburgo.
E’ battaglia vera, come ogni gara con Perugia, con attacchi di alta efficienza da entrambe le parti (58% Lube, 61% Sir), 5 ace per parte e i campioni d’Italia vincenti nella sfida a muro 10 contro 6. A fare la differenza proprio la maggiore lucidità degli umbri sui palloni decisivi e la miglior gestione della palla alta, fattori che hanno deciso praticamente ogni parziale sul filo di lana. Sokolov è il top scorer con 25 punti, unico in doppia cifra in casa Lube, Juantorena (non al top dopo l’infortunio subito a Piacenza) segue a 9 ma con il 69% in attacco. Per Atanasijevic 16 punti con il 54%.
La partita
Entrambe le squadre vogliono vincere per il primo posto nel girone e si vede dalle formazioni di partenza. Medei inizia con Christenson-Sokolov, Stankovic-Candellaro al centro e Juantorena-Sander in banda, Grebennikov libero. Perugia risponde con De Cecco-Atanasijevic, Anzani-Podrascanin in banda, Russell-Zaytsev in banda, Colaci libero.
L’inizio è vibrante, tra ace, muri e break point da una parte e dall’altra della rete, prima la Lube scappa 4-1 con Stankovic, Perugia rimonta e sorpassa con il contrattacco di Zaytsev (7-9), allungando ancora sull’errore di Sokolov (8-11) con il servizio umbro a mettere pressione alla ricezione biancorossa. Ne approfitta Russell mettendo giù il +4 (11-15) e beffando la seconda linea cuciniera con il suo secondo ace personale (13-17). Sokolov (10 punti nel set con il 62%) prova a guidare la riscossa dai nove metri (16-17, ace e contrattacco Candellaro), Stankovic aggancia Perugia murando Podrascanin (19-19) e Juantorena firma il 21-20 dopo la battuta di Sander che scardina la ricezione Sir. Podrascanin ringrazia il nastro per l’ace del 21-22, Perugia arriva prima al set point ma Atanasijevic viene murato da Candellaro, si va ai vantaggi dove gli umbri chiudono alla seconda occasione su un muro di De Cecco che finisce proprio sulla riga di fondo (24-26). Entrambe le squadre viaggiano con l’attacco sopra il 60%.
L’equilibrio continua nel secondo set, Sokolov prosegue ad essere il principale offensivo per Christenson (8-8), poi il muro Lube firma il primo break (11-9). Il servizio Sir sembra allentare un po’ la pressione, mentre l’opposto bulgaro piazza l’ace del 14-11: un +3 che i campioni d’Italia tengono fino al 17-14, poi un muro di Anzani e un errore di Sokolov che non trova le mani del muro riportano la sfida ancora in parità, 18-18. Arriva un altro break umbro con Podrascanin (20-21) dopo la difesa sulla pipe di Juantorena. Bernardi trova il jolly Berger a muro, l’austriaco ferma Sokolov (22-24), Atanasijevic concretizza per il 23-25 finale. Zaytsev top scorer con 7 punti, Perugia ha il 70% in attacco nonostante gli 8 punti di Sokolov.
Nel terzo set c’è Cester per Candellaro nella Lube. Perugia riparte con la carica del doppio vantaggio e vola subito sul 4-8 spinta dai soliti Atanasijevic e Russell: le speranze di rimonta Lube si infrangono sul muro a uno di Russell su Sokolov e sul turno al servizio dell’opposto serbo della Sir che tra battuta e contrattacco scava il +7 (7-14). Cester mura Russell (9-14), Medei prova anche Kovar per Sander ma Anzani riporta gli umbri a distanza di sicurezza (10-17) dai nove metri. Arriva però il guizzo dei biancorossi: prima muro di Christenson (13-17) e poi ace del regista staunitense per il -2 (17-19), c’è di nuovo il +4 Perugia (17-21) ma ancora il muro di Kovar rilancia la Lube (20-22). Ora il match è vibrante, sempre Kovar ferma gli umbri (22-23) e il turno al servizio di Sokolov completa l’opera, la Lube arriva prima al set ball (24-23): la Sir ne annulla due poi chiude il match con Russell e l’errore millimetrico sul colpo dell’opposto bulgaro dei campioni d’Italia che sfiora la riga (25-27).
Il tabellino
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Sokolov 25, Candellaro 4, Sander 5, Marchisio (l) n.e., Juantorena 9, Casadei n.e., Stankovic 5, Kovar 5, Grebennikov (l), Christenson 2, Cester 2, Milan n.e., Zhukouski. All. Medei.
SIR COLUSSI SICOMA PERUGIA: Ricci n.e., Cesarini (l) n.e., Shaw, Russell 12, Zaytsev 13, Della Lunga n.e., Siirila n.e., Berger 1, Colaci (l), Atanasijevic 16, De Cecco, Andric n.e., Anzani 7, Podrascanin 10. All. Bernardi.
ARBITRI: Simonovic (Srb); Mokry (Svk).
PARZIALI: 24-26 (34’); 23-25 (29’); 25-27 (32’).
NOTE: spettatori: 3385, incasso: 40.352,00 Euro. Lube: 10 battute sbagliate, 5 aces, 10 muri vincenti, 48% in ricezione (25% perfette), 58% in attacco. Perugia: 12 b.s., 5 aces, 6 m.v., 55% in ricezione (30% perfette), 61% in attacco.
RISULTATI E CLASSIFICA FINALE POOL A CHAMPIONS LEAGUE
CIVITANOVA (13) – PERUGIA (16) 0-3
ROESELARE (7) – FENERBAHCE (0) 3-1
I commenti
Micah Christenson: “Nel terzo set abbiamo dimostrato un bel carattere, rimontando 7 punti e tornando sotto. Abbiamo giocato fino alla fine ogni palla, purtroppo per pochissimo non è andata bene. Manca ancora qualcosa per vincere contro Perugia, che sta giocando un’ottima pallavolo in questo momento: dobbiamo migliorarci ancora verso i Play Off, ma ci siamo. Ora inizia la fase decisiva, dobbiamo guardare avanti alle sfide più importanti che ci attendono in Italia e in Europa”.
Osmany Juantorena: “La differenza è stata sempre per due palloni, complimenti a Perugia che fino ad oggi ha espresso un gioco migliore e ha meritato di vincere. Abbiamo perso, lo dobbiamo accettare e lavorare fisicamente per essere pronti per le prossime sfide, in Play Off che ci annunciano molto complicati. Ricomincia tutto da zero e si riparte, tutti insieme con fiducia fino alla fine verso gli ultimi due obiettivi”.
Giampaolo Medei: “Stasera eravamo in una buona condizioni in generale, non voglio scusanti o alibi di infortuni. Potevamo vincere, è mancato pochissimo: nei tre set abbiamo regalato qualcosa agli avversari, ovvero situazioni di gioco non così complicate in cui concediamo il punto, aspetto che in gare del genere pesa come un macigno. Ora abbiamo alcuni giorni per lavorare tutti insieme su questo. Bene la reazione nel terzo set, dove la squadra non ha lasciato andare la gara ma è stata sempre lì, non è bastato ma questo ci lascia ottimisti verso i prossimi incontri”.
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