L’Orchestra Filarmonica porta “Pierino e il lupo” agli alunni terremotati
Riprende la scuola, riparte la didattica e anche la FORM contribuisce a questa ripartenza. Mercoledì 23 novembre, alle 10.30, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana si esibirà in un luogo insolito: un tendone allestito nel piccolo comune di Belforte del Chienti, in provincia di Macerata. In scena Pierino e il lupo, la celeberrima favola sinfonica, op. 67, di Prokof’ev, un grande classico della letteratura musicale per i più giovani.
Opera dalla grande valenza didattica verrà proposta agli studenti della scuola media che, in questi giorni, stanno cercando di riprendere la propria vita, tornando sui banchi di scuola. Il concerto, aspetto non secondario, porterà anche allegria e sollievo dopo questo mese terribile per loro. Quella dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, realizzata in accordo con l‘Istituto Comprensivo “Simone de Magistris” di Caldarola e la collaborazione del Comune di Belforte del Chienti, è la prima iniziativa di carattere culturale-didattico che viene organizzata a favore delle giovani generazioni.
Il concerto viene offerto in forma gratuita alla popolazione studentesca dei Comuni di Belforte, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Serrapetrona gravemente colpiti dal sisma, che si raccoglierà nel tendone di Belforte del Chienti, luogo di ritrovo di una comunità ferita bisognosa di ricostruire non solo case, chiese, scuole, strade, ma anche spazi comuni che ridiano il senso della collettività.
In questo tendone che nelle ultime settimane è servito da mensa, ora si affaccia la musica.
La FORM viene accompagnata dal “musicattore” Luigi Maio (nella foto). Già acclamato in passato dal pubblico marchigiano per le sue originali e divertenti esibizioni, Maio entrerà in scena dopo le briose note introduttive della Sinfonia da Il barbiere di Siviglia di Rossini per incantare e trascinare gli spettatori con la sua energia e la sua simpatia.
Avventura, fantasia, coraggio e bontà d’animo raccontati da una musica bellissima ed emozionante. Questo è Pierino e il Lupo, fiaba musicale fra le più amate dai bambini, scritta nel 1936 dal grande compositore russo Sergej Prokof’ev su libretto, proprio per divertire i piccoli e nello stesso tempo per introdurli alle magie della “tavolozza orchestrale”. Il musicista attribuì infatti ad ogni personaggio della storia un motivo identificativo ricorrente, o leitmotiv, affidandolo a un determinato strumento o gruppo strumentale: al flauto il motivo dell’uccellino, all’oboe quello dell’anitra, agli archi quello di Pierino e così via.
Per Luigi Maio, il poliedrico artista genovese che ha coniato per sé il termine di “musicattore” a sintetizzare la sua multiforme natura di attore, musicista, autore e cantante, Pierino e il Lupo rappresenta un vero e proprio “cavallo di battaglia”. L’opera di Prokof’ev rappresenta una delle sue performance più apprezzate insieme a quella de L’Histoire du Soldat di Stravinskij, che gli hanno valso importanti riconoscimenti in ambito internazionale (tra le altre cose, Maio è testimonial UNICEF e rappresentante della Fondation Igor Stravinsky di Ginevra in Italia). Ad oggi è uno dei massimi specialisti a livello mondiale del Teatro musicale da Camera – e Sinfonico, secondo la sua personale definizione di genere.
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