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Laboratorio clandestino di abbigliamento scoperto dalla Finanza

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Ancora un altro duro colpo inferto dalla Guardia di Finanza di Porto Recanati alla filiera del falso, nell’ambito di un dispositivo di contrasto all’abusivismo commerciale e all’approvvigionamento, produzione e vendita di merce contraffatta.

foto 1Pedinamenti, appostamenti e incrocio degli elementi acquisiti con l’attività informativa hanno portato sulle tracce di alcuni soggetti, già noti alle Fiamme Gialle, che fungevano da corrieri della merce, trasportata fin dentro l’Hotel House.

I finanzieri hanno sottoposto a controllo un’autovettura condotta da uno di questi soggetti, rinvenendo e sequestrando merce contraffatta. Gli immediati approfondimenti investigativi consentivano di individuare anche l’appartamento dove la merce veniva stoccata.

E’ scattata, quindi, la perquisizione nel corso della quale è stata rinvenuta un’enorme quantità di merce e materie prime di ogni genere, con marchi ed etichette false delle più note griffes: “Fred Perry” “Armani” “D&G” “Burberry” “Gucci” “Ralph Lauren”, ecc…

Particolarmente importante è stato il ritrovamento di due macchine da cucire elettroniche, complete di aghi e rocchette, una delle quali completa di pennetta USB riportanti i loghi delle maggiori case di moda. Tra i vari capi di abbigliamento giubbini invernali ancora da lavorare, tali da far presumere che si era di fronte a un vero e proprio laboratorio professionale del falso, attivo per tutte le stagioni. 

La merce contraffatta sarebbe certamente finita sui mercati abusivi del lungomare e nei mercati locali, visto che uno dei responsabili aveva attivato da alcuni mesi una partita IVA per il commercio ambulante, con notevoli danni economici ai commercianti onesti che lavorano nella legalità.

Nel complesso sono stati sequestrati circa 7.000 articoli, tra capi di abbigliamento e accessori, oltre le due macchine da cucire elettroniche. Denunciate all’Autorità Giudiziaria tre persone, tutte di origine senegalese.

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