Il Maestro Alberto Zedda è morto a Pesaro, all’età di 89 anni. Zedda è stato direttore artistico del Teatro alla Scala di Milano, del Carlo Felice di Genova e del Rossini Opera Festival.
Nel 1957 vinse il concorso internazionale della Rai per direttori d’orchestra e iniziò una lunga carriera sul podio dei teatri più prestigiosi.
Milanese, particolarmente legato alla città di Pesaro dove era cittadino onorario e residente, con il sovrintendente Gianfranco Mariotti è stato tra i fondatori del Rossini Festival. Aveva anche insegnato Storia della musica all’Università di Urbino.
A Macerata, l’Università gli ha conferito nel 2007 la laurea honoris causa. Il rettore Francesco Adornato ha voluto esprimere il cordoglio personale e dell’ateneo con una dichiarazione:
“A nome dell’ateneo tutto e mio personale esprimo il più profondo cordoglio per la scomparsa del Maestro Alberto Zedda, personalità carismatica e poliedrica, direttore d’orchestra, filologo e saggista, uno dei principali artefici della Rossini Renaissance. Proprio dieci anni fa, il 21 novembre 2007, abbiamo avuto l’onore di conferire al Maestro la laurea honoris causa in Scienze della comunicazione, che egli stesso considerò un riconoscimento non solo alla persona, ma a tutto il progetto di rilancio dell’opera di Rossini. La proposta di assegnare questa importante onorificenza, proveniente dall’allora Facoltà di Scienze della comunicazione presieduta da Maurizio Ciaschini e sostenuta con convinzione dal rettore Roberto Sani, diede vita a una giornata di grande emozione, seguita con entusiasmo da tanti giovani studenti. Va a lui il nostro pensiero più commosso.”
Anche l’Associazione Arena Sferisterio, con il presidente Romano Carancini, il sovrintendente Luciano Messi e il direttore artistico Francesco Micheli, partecipa al cordoglio del mondo della musica per la scomparsa di Alberto Zedda.
“Di Zedda – cita la nota dell’Associazione – ricordiamo la figura di musicista di rara completezza, capace di esprimersi lungo oltre sessant’anni di carriera con inesausta vitalità come direttore d’orchestra, musicologo, didatta e direttore artistico. Dedicatosi a un repertorio molto ampio, sia sinfonico che operistico, ha lasciato un segno particolarmente profondo come interprete ed esegeta della musica di Gioachino Rossini, la cui statura storica capitale ci è oggi evidente anche grazie a lui e al suo impegno sia sul podio sia come formatore di due generazioni di interpreti del belcanto.”
(Nella foto, Alberto Zedda alla cerimonia della laurea honoris causa)
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