La Polizia di Stato ha smantellato a Macerata un’organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti. L’operazione è stata illustrata in conferenza stampa dal Questore Vincenzo Trombadore, dal Procuratore Giovanni Giorgio e dal Commissario Capo Matteo Luconi.
Una complessa attività di indagine condotta dalla Squadra Mobile, coordinata dal Procuratore Giovanni Giorgio, ha portato nelle prime ore del mattino di sabato scorso a eseguire 13 misure di custodia cautelare in carcere, emesse dal GIP Claudio Bonifazi.
I destinatari dei provvedimenti sono tutti cittadini nigeriani, responsabili in concorso tra loro, coinvolti nello spaccio di sostanze stupefacenti (eroina) a tossicodipendenti di Macerata nel periodo tra i mesi di gennaio 2017 e ottobre 2020.
L’indagine ha inizio da servizi mirati in luoghi sensibili del capoluogo, disposti per il contrasto e la repressione del traffico di sostanze stupefacenti. In particolare, i controlli della Squadra Mobile si sono svolti su strada, nei parchi, nelle aree verdi della città, nei luoghi più frequentati dai giovani, nel corso dei quali venivano sequestrati modesti quantitativi di sostanza stupefacenti del tipo eroina.
Dopo la vicenda tragica di Pamela Mastropietro, lo spaccio è stato condotto in maniera diversa, non più in luoghi fissi ma con una tecnica di mordi e fuggi, attuata da soggetti pendolari che svolti i loro compiti tornavano nelle località fuori Macerata dove vivevano.
Comunque, l’individuazione di tanti singoli episodi di spaccio, effettuata attraverso opportune indagini, ha permesso alla Polizia di ricostruire la rete dello spaccio nella città di Macerata.
Sono 18 i nigeriani autori delle cessioni di eroina, di cui 13 destinatari delle misure di custodia e 5 denunciati all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà.
Tutti gli spacciatori sono senza fissa dimora sul territorio nazionale. L’indagine condotta dai poliziotti della Squadra Mobile si è sviluppata anche attraverso l’effettuazione di molteplici servizi di appostamento e di pedinamento, che hanno consentito di ricostruire il modus operandi degli spacciatori .
Ognuno, dislocato autonomamente sul territorio, riforniva più tossicodipendenti e veniva rimpiazzato, dopo un determinato periodo di spaccio, con connazionali provenienti da altre province, al fine di eludere i controlli e le indagini delle Forze dell’Ordine.
Nel corso dell’operazione, la Polizia ha eseguito anche perquisizioni domiciliari, con il supporto di operatori dei reparti Prevenzione Crimine e dell’Unità Cinofili della Questura di Ancona.
Tra gli spacciatori incriminati sabato scorso c’è anche il cittadino nigeriano già arrestato in flagranza di reato il giorno prima per resistenza a Pubblico Ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, dopo un rocambolesco inseguimento in auto. Il soggetto era stato sorpreso a spacciare e notati gli agenti durante la fuga ha ingoiato 14 ovuli di eroina,
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