Nella finale della Del Monte Coppa Italia 2017 la Cucine Lube Civitanova batte la Diatec Trentino 3-1 (25-21, 23-25, 25-15, 25-20) alzando il trofeo al cielo per la quinta volta nella sua storia.
E’ un tripudio di bianco e rosso la Unipol Arena di Bologna, dove gli oltre 600 tifosi arrivati dalle Marche festeggiano cantando all’unisono con i giocatori e con Gianlorenzo Blengini, tecnico del freschissimo argento olimpico dell’Italia che è alla sua seconda stagione al timone dei cucinieri, e alla prima vittoria assoluta nella personale carriera con i club, di un trofeo nella massima serie.
Una vittoria che in un sol colpo ha spazzato via quelli che per i marchigiani erano diventati dei veri e propri tabù: si è trattato della prima finale conquistata nelle tre edizioni della F4 della competizione andate in scena a Bologna, è la prima vittoria nella finale della competizione contro Trento, dopo le due sconfitte rimediate proprio ad opera della Diatec nel 2012 e nel 2013, quindi la Coppa Italia che torna nella bacheca cuciniera a distanza di ben 8 anni dall’ultima volta, per la precisione da quella finale del 2009 giocata a Forlì contro Cuneo in cui fu un ace dell’indimenticato capitano Igor Omrcen a fissare il 3-1 conclusivo che fece esplodere i supporters marchigiani.
La partita
La Cucine Lube, in campo con l’identico sestetto schierato nella semifinale di ieri con Piacenza (Kovar confermato in posto 4 con Juantorena, Grebennikov nel ruolo di libero), questa finale l’ha vinta dominando in tre dei quattro parziali giocati, ma soprattutto mettendo in evidenza grande determinazione, grande solidità e grande carattere, soprattutto nei momenti più caldi del match.
Vedi ad esempio nel primo set, in cui i cambi palla funzionano quasi a perfezione in entrambe le metà campo, ma le zampate decisive arrivano in quella biancorossa (dove si attacca col 68% di efficacia), merito il servizio di Juantorena (che schiaccia 4 palloni col 100%, e dai nove metri prima costringe Stokr all’errore su palla scontata e poi favorisce il contrattacco vincente di Sokolov, per l’11-8), ma anche il gran lavoro in fase di muro-difesa, con Kovar che nel giro in seconda linea viene spesso avvicendato da Pesaresi. I contrattacchi che valgono come delle vere e proprie sentenze per la vittoria del parziale li mette a terra Stankovic: prima quello del 16-13 che riporta a distanza Trento, rientrata fino al 12-11, poi quello del definitivo 25-21, arrivato su una ricostruzione dell’ottimo Christenson.
Nel secondo parziale è Trento a tenere sempre il muso davanti, facendo leva sulla crescita in attacco di Stokr (5 punti, 57%) e Lanza (suo l’importante contrattacco del 14-11), e soprattutto sul suo muro granitico (3 vincenti, ma quanti tocchi!), utile per spegnere all’origine ogni velleità di rimonta della Lube. Che pure dal 14-18 (attacco out di Juantorena) riesce a portarsi sul 17-19 con un ace di Christenson, poi sul 23-24 con una schiacciata out di Lanza. Chiude però le ostilità in favore dei trentini un errore al servizio di Kovar (23-25).
Il parziale perso non scompone comunque gli uomini di Blengini, che al ritorno in campo per il terzo parziale trovano in Sokolov l’uomo chiave, utile ad imporre il proprio ritmo. Sul turno al servizio dell’oppostone bulgaro, che fa scattare l’allarme rosso nella ricezione avversaria, la Cucine Lube trova il break decisivo con un muro su Urnaut e un contrattacco entrambi di Kovar (14-11), prima del successivo allungo sul 21-13 (la Lube attacca col 57%, Trento col 37%) a firma Candellaro che chiude virtualmente le ostilità rispetto a quello che sarà il 25-15 finale. Mentre sull’altra sponda Lorenzetti prova inutilmente la carta Nelli al posto di Stokr.
E nel quarto set, l’accelerazione che porta verso la vittoria arriva ancora dalla battuta di Candellaro, che dal 12-11 vedrà il tabellone segnare addirittura il 16-11, con un muro ed i contrattacchi vincenti in serie di Sokolov, Stankovic e Juantorena, oltre ad un fallo di invasione trentina rilevato dal video check. A costringere Trento a depositare definitivamente l’ascia di guerra sono poi una ricezione spettacolare di Kovar, un muro vincente di Stankovic (19-14), ed il successivo contrattacco di Sokolov (20-14).
Osmany Juantorena è premiato MVP della sfida, mentre Tsvetan Sokolov ne è il top scorer cn 20 punti (54% in attacco, 1 ace).
Il tabellino
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Sokolov 20, Candellaro 9, Pesaresi, Kaliberda n.e., Juantorena 15, Casadei n.e., Stankovic 11, Kovar 11, Christenson 3, Cester n.e., Grebennikov (L), Corvetta n.e., Cebulj. All. Blengini.
DIATEC TRENTINO: Nelli, Burgsthaler n.e., Antonov 2, Mazzone n.e., Blasi n.e., Chiappa n.e., Giannelli 6, Lanza 11, Solé 10, Van De Voorde 9, Colaci (L), Stokr 17, Urnaut 7, Mazzone. All. Lorenzetti.
ARBITRI: Saltalippi (PG) – Goitre (MI).
PARZIALI: 25-21 (26’), 23-25 (33’), 25-15 (23’), 25-20 (29’).
NOTE: Spettatori 9000, incasso 136.200 Euro. Lube bs 16, ace 7, muri 8, ricezione 74% (43% prf), attacco 55%, errori 3. Diatec bs 21, ace 7, muri 10, ricezione 62% (35% prf), attacco 48%, errori 8.
E’ il diciassettesimo titolo conquistato dalla Lube, la quinta Coppa Italia
La Del Monte Coppa Italia appena conquistata rappresenta il titolo numero 17 vinto dalla Cucine Lube Civitanova, che vanta ora in bacheca 12 titoli nazionali e 5 continentali.
La società cuciniera, che sta partecipando per la ventiduesima volta (consecutiva) al massimo campionato di volley, vanta 3 scudetti (2006, 2012, 2014), 5 Coppe Italia (2001, 2003, 2008, 2009, 2017), 4 Supercoppe Italiane (2006, 2009, 2012, 2014) e poi una CEV Volleyball Champions League vinta nel 2002, 3 coppe CEV (2001, 2005 e 2006), quindi una Challenge Cup conquistata nel 2011 in Turchia.
I commenti
Fabio Giulianelli (patron Lube): “E’ la quinta Coppa Italia, ma l’ultima è sempre la più bella. La nostra azienda lo meritava per tutti i sacrifici e gli investimenti fatti, quest’anno è il suo cinquantesimo compleanno e l’abbiamo timbrato nel modo migliore. Vincere di fronte a novemila persona, in questo palcoscenico, è stata una soddisfazione enorme. Questa vittoria è l’inizio di un anno che ci vedrà sicuramente protagonisti: la squadra sa reagire anche nei momenti negativi e questo ci fa credere di potercela giocare in ogni competizione”.
Gianlorenzo Blengini: “Dedico questo successo alla mia famiglia, ai ragazzi della squadra che sono stati fantastici non solo oggi: siamo rimasti umili e consapevoli di non aver vinto nulla fino a stasera. Oggi abbiamo disputato una prova sostanziosa, di carattere, rimanendo sempre punto a punto anche nei momenti difficili, con più continuità rispetto alla gara di ieri. La dedica più importante, però, è per la proprietà, che mi da il privilegio di poter allenare questi campioni, e per i giocatori che scendono meno in campo, giocherebbero titolari in qualsiasi altra società ma si fanno trovare sempre pronti ogni volta che vengono chiamati in causa: con una proprietà così e una squadra così l’allenatore può accompagnare solo”.
Osmany Juantorena: “Una grande soddisfazione, eravamo stanchi dopo i cinque set di ieri ma abbiamo dato tutto in campo. Dopo la sconfitta di un anno fa contro Trento in semifinale, stavolta ci siamo presi una bella rivincita grazie ad una prestazione ottima di tutta la squadra, tenendo sempre alto il nostro livello di gioco”.
Jiri Kovar: “Questa vittoria gratifica un gruppo che ha lavorato duramente, stasera siamo stati ripagati e spero che sia solo un piccolo passo verso altri obiettivi. Abbiamo tanti grandi giocatori in squadra, anche quelli che non hanno giocato potrebbero formare un’altra squadra: è la vittoria di tutti”.
Dragan Stankovic: “Bravi i ragazzi, bravo il nostro staff e bravi i tifosi. L’avversario di stasera non ha mai mollato, ma siamo stati bravi a cominciare bene la partita: abbiamo lasciato andare il secondo set per restare però con i piedi a terra dando il massimo nel terzo e nel quarto set. Ora festeggiamo, ma pensiamo già a mercoledì quando ci attenderà la gara di Champions League con il Resovia. Quella di stasera è una grandissima vittoria per tutta la società, personalmente la dedico alla proprietà, a tutti i nostri tifosi, e a mia figlia Andrea appena nata”.
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