Entrare nell’Infinito leopardiano è una possibilità concreta, nonostante l’emergenza del coronavirus, grazie al progetto “Infinito Gabrielli” attivo dallo scorso anno in collaborazione con il FAI-Fondo Ambiente Italiano.
La chiusura dei musei sta evidenziando quanto importante possa essere la tecnologia per dare risalto al patrimonio artistico nazionale e all’inestimabile ricchezza dei luoghi simbolo della cultura italiana.
Quella stessa vista che a Recanati ispirò il 21enne Giacomo Leopardi nella composizione de “L’Infinito” è infatti raggiungibile semplicemente connettendosi a www.infinitogabrielli.it oppure sui social, digitando le keywords dedicate: una modalità visiva che coincide con quella del progetto FAI #italiamimanchi che propone un vero e proprio tour virtuale per raccontare le bellezze italiane.
“Quando abbiamo iniziato a lavorare all’idea di rendere fruibile online la vista del Colle dell’Infinito e ci siamo coordinati con il FAI, che ne stava curando il restauro – ricorda il vicepresidente del Gruppo Gabrielli, Barbara Gabrielli –, pensavamo all’importanza che avrebbe avuto per le Marche e per il Paese il recupero di un panorama entrato nella storia della letteratura mondiale. Non si poteva immaginare che, di lì a poco, quel luogo sarebbe stato accessibile solo attraverso il nostro sito. Speriamo che quanto prima si possa tornare a visitarlo dal vivo, nel frattempo siamo felici di poter contribuire a renderlo, in maniera virtuale, disponibile”.
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