Il successo del MOF: pubblico, critica e pochi omaggi
Finito l’Otello, immediata conferenza stampa per esprimere soddisfazione su una stagione lirica andata bene e per snocciolare alcune cifre significative del successo. In riga su di un palchetto, schierati il sindaco Romano Carancini, il presidente della Provincia Antonio Pettinari, il direttore artistico Francesco Micheli, il sovrintendente Luciano Messi e i principali elementi dello staff.
Prima considerazione, l’ingaggio delle voci più promettenti del panorama internazionale e la ricerca di regie innovative che stanno caratterizzando il Macerata Opera Festival e ne fanno un laboratorio creativo dove gli artisti si misurano in un palcoscenico unico al mondo. Luogo dove si affacciano anche i giovani, coinvolti durante l’anno con un percorso di formazione di nuovo pubblico, che li porta alla scoperta dell’opera lirica e dei titoli in cartellone con la partecipazione finale ad una delle anteprime del Festival, quest’anno più che mai segnate dalla presenza di under 30, che fanno dello Sferisterio un unicum in Italia.
La scelta della direzione artistica, premiata anche quest’anno dalla critica nazionale e internazionale, trova conferma pure nel gradimento del pubblico. Positivo nei numeri lo spostamento in avanti di una settimana della stagione lirica che, quest’anno così come nella stagione 2017, arriva fino al 14 agosto.
Le presenze assolute al Festival, compresa la vendita ad oggi del concerto di Ezio Bosso di domenica 14 agosto, sono 31013, con 29846 paganti nelle 16 serate di spettacoli. Il botteghino è al momento di 1.210.000 euro, superiore a quello del 2015 in cui ci furono 15 serate, con 28900 presenze un incasso totale di 1.147.000 euro. Il dato di incasso è già superiore anche alla stagione dei record, quella del Cinquantesimo del 2014, con 16 serate che hanno fatto registrare 31425 presenze, di cui 29901 paganti, per un totale di incasso di 1.188.000 euro.
Le presenze medie delle tre opere in cartellone sono di 2187 persone, di cui 2100 paganti per una media incasso di 105.279 euro. Anche qui siamo di fronte a dati migliori rispetto al 2015 e a quelli della stagione dei record: nel 2015 la media spettatori fu 2113 (2018 paganti), mentre nel 2014 fu di 2192 (2072 paganti). Superiore ad entrambi gli anni la media incasso: nel 2015 si attestò a 100.068 euro, mentre nel 2014 fu di 102.958 euro.
Come già annunciato durante il Festival, in calo le gratuità. Il rapporto tra biglietti omaggio e biglietti venduti è del 3,8%, nel 2015 fu del 3,91%, mentre nel 2014 fu del 4,85%.
Con il Festival OFF, l’opera sta modificando il volto della città, sempre più partecipe alla stagione lirica. Ne è l’esempio più limpido la Notte dell’Opera che ha colorato di azzurro le vie del centro storico, di corso Cavour e Cairoli: una marea festosa capace di coinvolgere oltre 40mila persone. Molto interessante il progetto OFF dedicato a Medea, che ha portato sul palco dello Sferisterio il soprano Alexandra Deshorties, al suo debutto italiano, l’attore Cesare Bocci e l’attrice Maria Pilar Pérez Aspa. Uno spettacolo difficile per il tema trattato, ma che è riuscito a far dialogare l’opera con altre forme d’arte: il teatro, la letteratura e il cinema, presenti con la creatività di due premi Oscar come Piero Tosi e Dante Ferretti. Medea conferma la piena maturazione degli appuntamenti del Festival OFF, tutti molto seguiti dal pubblico, a partire dalla lectio magistralis di Massimo Bray ai progetti del Martedì legati ai bambini e a Enea Migrante, dai Mercoledì al Teatro Lauro Rossi fino ad arrivare alle rassegne consolidate come Pomeridiana, gli Aperitivi Culturali e Fiori Musicali, passando per i concerti di Goran Bregovic ed Ezio Bosso. Compongono un tratto distintivo del Macerata Opera Festival in tutta Europa i progetti legati all’accessibilità, con le audio descrizioni e i percorsi tattili, apprezzati da tutti i partecipanti che li hanno richiesti anche nei propri comuni di provenienza: da Roma a Trieste.
La stagione lirica 2016, con il tema Mediterraneo, si è distinta per le importanti collaborazioni. La nuova produzione di Otello è stata coprodotta con il Festival Castell de Peralada, di Girona in Spagna, mentre Norma è frutto del lavoro realizzato insieme alla Fondazione Teatro Massimo di Palermo. Importante partnership si è avuta anche per i progetti OFF, con Adriatico Mediterraneo Festival, i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, l’Accademia delle Belle Arti di Macerata, il Museo Tattile Omero, il Comitato per l’imprenditoria femminile e l’Università di Macerata.
Da domani lo Sferisterio guarda ad Oriente. Annunciata 20 giorni fa la prossima stagione sulle orme di Li Madou, padre Matteo Ricci, il gesuita che partì da Macerata alla volta dell’estremo oriente. Si conclude con la stagione 2017 il triennio “Mappe dell’anima”, iniziato con Nutrire l’Anima nell’anno di Expo e proseguito con Mediterraneo.
Turandot, Madama Butterfly e Aida compongono il trittico di opere che andranno in scena dal 21 luglio al 14 agosto 2017.
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