Il dipinto raffigurante Padre Matteo Ricci in abito cinese d’epoca è ritornato a splendere nei Musei civici di Palazzo Buonaccorsi a Macerata. Dopo l’intervento di restauro, il prezioso dipinto trova collocazione nella Sala del Trono al piano nobile del settecentesco immobile.
L’evento è stato suggellato con un’iniziativa organizzata da Comune di Macerata, Macerata Musei e Rotary Club Matteo Ricci che ha visto il professor Filippo Mignini, docente dell’Università di Macerata nonché studioso ed esperto dell’illustre gesuita maceratese, in una lectio durante la quale ha descritto minuziosamente i vari ritratti esistenti di Padre Matteo Ricci sottolineandone caratteristiche e diversità fino ad arrivare alla descrizione minuziosa del dipinto appena ritornato alla luce.
Nell’intervento introduttivo il sindaco Romano Carancini ha ringraziato il Rotary Club Matteo Ricci “per la preziosa collaborazione che in questi anni ha caratterizzato il rapporto con l’Amministrazione comunale e che ha portato, tra le altre iniziative, alla nuova illuminazione del Monumento ai caduti. Assistiamo alla restituzione di una figura centrale per la nostra città e non solo di un dipinto”.
Annunciata dal vicesindaco e assessore alla Cultura Stefania Monteverde per i prossimi mesi anche la realizzazione di un percorso ricciano che da palazzo Buonaccorsi si snoderà fino alla Biblioteca comunale Mozzi Borgetti.
A concludere la serata le parole del presidente del Rotary Club Matteo Ricci Andrea Cirilli, che ha ricordato la felice cooperazione tra il Club e il Comune di Macerata, portando come in questo caso e grazie ad un piccolo contributo al compimento di un progetto culturale importante per la città.
Il restauro è stato eseguito dalla società “Restauro e dipinti di Maria Pia Topa e C.”, sostenuto dal contributo del Rotary Club Matteo Ricci. Il lavoro restayling, illustrato dalla restauratrice Maria Pia Topa, ha permesso il recupero estetico del dipinto evidenziandone la lucentezza della cromia, compromessa dal tempo, e permettendo l’omogeneità di lettura dell’opera che rappresenta Matteo Ricci a figura intera, con la veste lunga dei letterati confuciani, mentre con la destra tiene un ventaglio e con la sinistra sorregge il monogramma dell’ordine, simboli dell’importante azione interculturale per il rispetto reciproco. L’opera fa parte delle collezioni civiche dedicate ai concittadini illustri e costituisce una rara e preziosa testimonianza della memoria del grande gesuita maceratese che è conosciuto in Cina come Li Madou, missionario e fondatore della moderna sinologia, oltre che raffinato studioso di discipline scientifiche e letterarie.
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