Il Comune di Macerata premiato a Roma, insieme ad altri 31 comuni marchigiani, nel corso del convegno organizzato dalla Regione Marche e SVIM Agenzia di Sviluppo Regione Marche nell’ambito del XII “Forum QualEnergia” di Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club, in partenariato con Cobat.
Il riconoscimento, ritirato dall’assessore all’Ambiente Mario Iesari, è stato assegnato per aver contribuito attivamente alle politiche di transizione energetica, adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici e per l’adesione al progetto europeo Life Sec Adapt che porta avanti gli obiettivi UE per il clima e l’energia.
“Questo riconoscimento – afferma il sindaco Romano Carancini – testimonia un impegno che dura da quasi dieci anni in tema di costruzione della città a misura d’uomo sul versante ambientale. È un’importante attestazione di un lavoro di squadra che, in una visione a lungo termine e grazie all’attenzione dapprima di Enzo Valentini, precedente assessore alle politiche ambientali, e oggi di Mario Iesari, intende assumere impegni e concretizzare significative azioni di strategia di salvaguardia ambientale e di sensibilizzazione alla problematiche che riguardano l’intero pianeta. Con piacere abbiamo ricevuto questo riconoscimento insieme a tanti altri comuni della regione a testimonianza di una sensibilità condivisa e di una filosofia concorde che conduce a pratiche virtuose di territorio.”
Il percorso virtuoso del Comune di Macerata, effettuato in sinergia con gli altri 31 comuni marchigiani, è iniziato nel 2013 con l’approvazione del primo Patto dei sindaci, ovvero l’impegno volontario dei Comuni di perseguire a livello locale gli obiettivi della strategia ambientale della Comunità europea e il conseguente Piano di adattamento fino ad arrivare nel corso del 2019 all’approvazione all’unanimità del Consiglio comunale del Piano di Azione per il Clima e l’Energia (PAESC), esecuzione programmatica del secondo Patto dei Sindaci che fissa l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra fissato nel 2030 al 50%. Si tratta di un valore superiore a quello richiesto dalla Comunità Europea che si ferma al 40%. Sulla base dei risultati ottenuti fino ad oggi, che indicano una riduzione del 26% nel 2016, superiore già a quello richiesto dal primo patto dei sindaci che fissava il 20% per il 2020, l’Amministrazione comunale ha ritenuto infatti che la comunità maceratese potesse porsi un obiettivo più ambizioso mantenendo al centro della propria azione l’impegno contro i cambiamenti climatici ed i loro effetti.
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