Federico Giunti è felice al termine del confronto con il Gubbio, sulla carta proibitivo ma che la Maceratese è riuscita a far suo “grazie all’attenzione costante nelle situazioni topiche, che invece non abbiamo avuto con l’Albinoleffe. Sono contento perché se alla terza partita di fila riesci a fare una prestazione del genere, vuol dire che hai recuperato bene e ti sei alimentato correttamente”.
“Credevo sinceramente che la partita fosse ormai destinata allo 0-0, il risultato che forse alla fine sarebbe stato più giusto, ma l’episodio del rigore, che non commento come non ho commentato altri a nostri sfavore, anche se Palmieri mi ha detto che è stato toccato sul piede con cui ha anticipato il portiere, ha fatto pendere l’ago della bilancia dalla nostra parte. Venivamo da una sconfitta, patita a Bergamo, incredibile. I ragazzi tenevano a fare bella figura. Ed hanno avuto il merito di riuscirci”.
Note particolari?
“Un plauso per Lorenzo De Grazia capace di resistere per tutte le partite. Non l’ho mai avvicendato dall’inizio del campionato. Oggi avrebbe meritato il gol. L’ha solo sfiorato”.
Ma l’ex ascolano sarà ugualmente contento. L’unico della truppa degli “Invincibili” di Peppe Magi che è rimasto tale al termine della serata di oggi.
Come giudichi la prestazione dei tuoi ragazzi?
“Convincente come le altre. Noi non siamo strutturati in maniera tale da poter tenere botta restando tutti dietro. Ragion per cui dobbiamo tentare in ogni gara di offendere, facendo la partita. Altre volte non ci è andata bene pur giocando un buon calcio, con il Pordenone alla fine abbiamo accusato il doppio scarto al passivo, ma sul 2-2 abbiamo avuto l’impressione di potercela fare. A Gubbio l’esito, per nostra fortuna, è stato diverso. È questo un torneo, come continuo a dire, molto equilibrato, in cui è possibile vincere o perdere con chiunque”.
Dello stesso parere è il giovane Andrea Broli: “La differenza oggi l’ha fatta l’episodio del rigore. Questa volta gli episodi li abbiamo portati nostro favore. Ci prendiamo i tre punti ed andiamo avanti rinfrancati perché il Gubbio è una gran bella squadra. Del resto i numeri non mentono ed il Gubbio non è lì per caso”.
Palpabile la soddisfazione di Francesco Mestre: “Il Gubbio è una bella squadra. Complimenti ai nostri avversari che hanno dimostrato una grande intensità e potenza sulle fasce. Però i tre punti li abbiamo portati a casa noi e perciò siamo contenti”.
Il match-winner, Matteo Colombi, è raggiante. Stavolta il suo centro dal dischetto vale davvero tanto: 3 punti pesanti come un macigno ed il primo successo esterno stagionale per la Maceratese di Giunti.
“Il gol decisivo mi mancava. Ho preso convinto il pallone ed ho calciato sicuro, senza pensare a possibili errori. Poi la grande gioia. Ora sono sicuramente più disteso. È stato quel pizzico di fortuna che ci voleva”.
Per il grande ex, Peppe Magi, “la sconfitta di oggi, contrariamente a quanto è successo con il Padova, non dipende da noi, ma da un episodio che non commento. Mi dispiace, senza giudicare se l’arbitro possa aver sbagliato oppure no, per il suo atteggiamento alla fine. Invece di capire con un briciolo di buon senso la rabbia di chi ha perso ha punito, espellendo Rinaldi, chi avrebbe potuto non considerare. La Maceratese ha vinto, anche se il pari sarebbe stato il risultato più giusto, giocando più sulle seconde palle. Noi abbiamo prodotto più gioco, ma alla fine è andata così. Vuol dire che il destino ci ha messo uno scoglio sul nostro cammino che noi dobbiamo superrare. Perché abbiamo la testa dura e andremo avanti”.
Un altro dei tanti ex, Marco Croce, torna sull’operato dell’arbitro: “non mi piace parlare dell’arbitro perché servirebbe un’ora. Dico soltanto che dobbiamo essere più bravi degli episodi. Sapevamo che la partita con la Maceratese sarebbe stata difficilissima, ma non meritavamo di perdere”.
Neanche la Rata, che festeggia la prima “tripla” stagionale lontano dall’Helvia Recina alla seconda delle tre trasferte di fila. Ora due giorni di riposo per i biancorossi dopo il tour de force di tre gare in una settimana, poi si penserà alla Reggiana. Con animo decisamente più sollevato.
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