Al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Macerata si è tenuta mercoledì 23 giugno la cerimonia per il 247° Anniversario della Fondazione del Corpo, alla presenza del Prefetto di Macerata Flavio Ferdani, dei Comandanti dei Reparti dipendenti e di una rappresentanza delle Sezione A.N.F.I. di Macerata e Civitanova Marche, nonché del personale alla sede.
Il Colonnello Ferdinando Falco, Comandante Provinciale, ha dapprima accompagnato il Prefetto Flavio Ferdani davanti alla lapide commemorativa dei fatti d’arma risalenti alla 2^ Guerra Mondiale, che hanno visto protagonista l’allievo finanziere Livio Cicalè, a cui è intitolata la caserma maceratese, deponendovi una corona d’alloro con l’esecuzione del silenzio d’ordinanza.
Quindi, la cerimonia è proseguita con la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Giuseppe Zafarana, e della Preghiera del Finanziere.
Per l’occasione, il Colonnello Ferdinando Falco ha fornito una breve sintesi del bilancio dell’attività svolta dalle Fiamme Gialle maceratesi nel corso dell’anno 2020.
GDF: IMPEGNO “A TUTTO CAMPO” CONTRO LA CRIMINALITÀ ECONOMICA E ORGANIZZATA
Nel corso dell’anno 2020 la Guardia di Finanza di Macerata ha eseguito 31.823 controlli per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia, nonché 3.512 interventi ispettivi e 484 indagini per contrastare le infiltrazioni della criminalità economica e organizzata nel tessuto economico e sociale: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese in difficoltà e a sostegno delle prospettive di rilancio e di sviluppo del Paese.
LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI
Interventi mirati e selettivi, fondati sull’incrocio delle banche dati fiscali e di polizia, sul controllo economico del territorio e sulle risultanze delle indagini di polizia giudiziaria e valutaria, nei confronti dei contribuenti ad elevata pericolosità fiscale e, in particolare, verso coloro che pongono in essere condotte fraudolente e illeciti a carattere internazionale: è questa, in sintesi, la strategia adottata dai Reparti dall’inizio della pandemia per arginare i più gravi e diffusi fenomeni di illegalità tributaria e tutelare l’economia legale dall’illecita concorrenza dei frodatori del fisco e dei grandi evasori.
Nel 2020 sono stati scoperti 84 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti all’Amministrazione finanziaria e 100 lavoratori in “nero” o irregolari, con la verbalizzazione di 11 datori di lavoro.
Sono state eseguite, inoltre, 114 indagini di polizia giudiziaria, che hanno portato alla denuncia di 100 soggetti per reati fiscali (principalmente riferibili all’utilizzo di fatture false, all’occultamento delle scritture contabili e all’omessa dichiarazione).
Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e IVA è di 2.470.759 euro, mentre le proposte di sequestro tutt’ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria ammontano a 16.810.258 euro.
Scoperto 1 caso rilevante di evasione fiscale internazionale, riconducibile ad una stabile organizzazione occulta.
Particolare attenzione è stata rivolta anche alle frodi all’I.V.A.: sono 12 i casi scoperti di società “cartiere” o “fantasma” utilizzate per evadere l’I.V.A., anche mediante indebite compensazioni.
Nel settore delle dogane e del gioco illegale ed irregolare, sono stati eseguiti 17 interventi, riscontrando violazioni in 3 casi, con la denuncia di 1 responsabile ed il sequestro di 2 chilogrammi di tabacchi lavorati esteri.
Fortemente intensificate anche le indagini contro il commercio internazionale della fauna e della flora in via di estinzione, tutelate dalla Convenzione di Washington (c.d. C.I.T.ES.): lo scorso anno sono stati infatti sequestrati Kg. 262 di pellame di pregio (di cui Kg. 152 di Python spp, Kg. 74 di Varanus spp, Kg. 9 di Arapaima Gigas, Kg. 2 di Python Reticulatus, Kg. 32 di Chelonidae spp), del valore complessivo di oltre 1.000.000 di euro
CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
Nel corso del 2020, la Guardia di Finanza ha dedicato una particolare attenzione agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.
Sono 156 gli interventi complessivamente svolti a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 63 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 7 deleghe svolte con la Corte dei Conti.
Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a 1.276.270 euro, mentre si attestano su oltre 22.000 euro quelle nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero di soggetti denunciati complessivamente pari a 48.
Sono attività, quelle in materia di spesa pubblica, che hanno quasi sempre una ricaduta sul versante erariale, nell’ambito del quale sono stati segnalati alla Magistratura contabile danni per 6.748.260 euro, a carico di 51 soggetti, in tema di responsabilità amministrativa.
In materia di spesa previdenziale e assistenziale, i Reparti hanno portato a termine, in totale, 13 interventi, di cui 8 conclusi con la constatazione di irregolarità, sottoponendo a sequestro 20.660 euro.
Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del “reddito di cittadinanza”. Gli interventi in quest’ultimo ambito, anche con il contributo dell’I.N.P.S., sono stati indirizzati in maniera puntuale e selettiva, nei confronti delle posizioni connotate da concreti elementi di rischio e hanno permesso di intercettare oltre 107.000 euro, indebitamente percepiti, nonché di denunciare all’Autorità Giudiziaria, per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore, 13 soggetti.
In relazione al settore della spesa sanitaria, significativo è il dato riferito all’ammontare dei danni erariali accertati (4.581.466 euro), a testimonianza di come il segmento operativo sia interessato da condotte oggetto di valutazioni tanto delle Autorità Giudiziarie penali quanto di quelle contabili.
Passando al settore degli appalti, il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari a seguito di mirati controlli basati su analisi di rischio, è stato pari a oltre 5.000.000 di euro.
Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione sono state 2. In tale ambito, riveste importanza strategica la collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione, sulle cui deleghe, nel corso del 2020, i Reparti hanno effettuato controlli in materia di contrattualistica pubblica e accertamenti nel settore anticorruzione e trasparenza.
È utile sottolineare, a fattor comune, come un sicuro indice dell’incisività dell’azione investigativa sia rappresentato dal dato riguardante i sequestri: nell’ambito delle attività svolte a tutela della spesa pubblica, sono stati eseguiti provvedimenti ablatori per un importo complessivo di circa 192.000 euro.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ECONOMICO-FINANZIARIA
Sul fronte della tutela del mercato dei capitali, l’impegno profuso nel 2020 si è concretizzato nel sequestro di beni per un valore di circa 175.000 euro a seguito di 10 interventi in materia di riciclaggio e auto-riciclaggio. 7 sono le persone denunciate. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato oltre 1.650.000 euro.
Con riguardo alla prevenzione, i Reparti hanno proceduto all’analisi di 206 segnalazioni di operazioni sospette.
Nel campo dei reati fallimentari sono state concluse 9 deleghe di indagini pervenute dall’Autorità Giudiziaria.
Nel comparto operativo dedicato alla sicurezza della circolazione dell’euro sono state effettuate 193 segnalazioni alla competente Autorità Giudiziaria, per la spendita di banconote false, con l’esecuzione di sequestri di valute, titoli, certificati e valori bollati contraffatti per un valore complessivo di circa 11.000 euro.
In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 8 soggetti, mentre ammonta a circa 500.000 euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro.
Sono stati eseguiti, poi, 1.911 accertamenti a seguito di richieste pervenute, per la quasi totalità, dal Prefetto di Macerata, riferite alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
L’attività a tutela del mercato dei beni e dei servizi è stata volta a contrastare la contraffazione di marchi registrati, l’usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, le false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti e le violazioni alla normativa sul diritto d’autore.
In tali ambiti, i Reparti operativi hanno effettuato 56 interventi e dato esecuzione a 37 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro 1.357.934 prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri. Sono stati segnalati alle Procure della Repubblica n. 12 soggetti.
La crisi sanitaria connessa al Covid-19 ha visto la Guardia di Finanza fortemente impegnata, inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine.
In tale contesto, sono stati denunciati 11 soggetti per frode in commercio e sottoposti a sequestro 285.053 mascherine e dispositivi di protezione individuale e 720 litri di igienizzanti (venduti come disinfettanti).
CONTROLLO DEL TERRITORIO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI VIA MARE
Il controllo del territorio, del mare e dello spazio aereo sovrastante per il contrasto ai traffici illeciti è assicurato attraverso un dispositivo d’intervento unitario, che prevede l’integrazione tra le diverse componenti territoriale, investigativa, aeronavale e speciale del Corpo. In questo contesto, assume particolare rilevanza l’attività svolta dalla Guardia di Finanza a mare in materia di lotta ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria, cui si aggiunge il contrasto dei traffici illeciti diretti verso le coste nazionali, quindi, dell’Unione europea. Al Corpo sono state, infatti, attribuite rilevanti ed esclusive funzioni nell’ambito del comparto di specialità della sicurezza del mare e della sicurezza delle frontiere, che si traducono nell’attuazione delle direttive dell’Autorità di Pubblica Sicurezza per il mantenimento dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica a mare e nella responsabilità operativa ai fini del contrasto all’immigrazione irregolare via mare anche con riferimento all’attività svolta sotto l’egida dell’Agenzia della Guardia di frontiera e costiera europea – Frontex.
L’attività eseguita su tutto il territorio della Provincia è stata orientata non solo a finalità repressive, ma anche alla ricerca ed acquisizione di elementi informativi utili per i successivi sviluppi investigativi, ed ha visto l’impiego diuturno di pattuglie automontate, con l’ausilio delle unità cinofile antidroga, in servizi di appostamento, perlustrazione, osservazione e attuazione di posti di controllo.
In tale ambito sono state impiegate 1.835 pattuglie, controllate 3.050 autovetture ed identificate 3.403 persone.
Più in generale, nel corso del 2020, i Reparti hanno sequestrato, complessivamente, oltre 78 Kg. di sostanze stupefacenti di cui oltre 77 Kg. di hashish e marijuana, circa 400 gr. di cocaina e circa 400 gr. di altre droghe, nonché 2 mezzi utilizzati per i traffici illeciti della specie, denunciando 83 spacciatori, di cui 17 tratti in arresto.
IL CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA
La Guardia di Finanza, quale Forza di Polizia facente parte integrante del sistema di cui alla Legge 1° aprile 1981, n. 121, concorre alla sicurezza interna ed esterna del Paese.
Nel generale contesto delle attività di concorso al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, i Reparti hanno operato nel solco delle direttive emanate dall’Autorità di Pubblica Sicurezza e in sinergia con le altre Forze di polizia, come meglio definito nei Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica (C.P.O.S.P.).
Nel 2020, in particolare, sono state impiegate complessive 4.124 giornate/persona in servizi di ordine pubblico.
Più nello specifico, per quanto attiene all’emergenza epidemiologia, i dipendenti Reparti, unitamente alle altre Forze di Polizia, hanno assicurato l’attuazione delle misure di contenimento della pandemia eseguendo 31.823 controlli, che hanno consentito di sanzionare 255 soggetti e di denunciare all’Autorità Giudiziaria, a vario titolo, 13 responsabili.
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