Una corona in via Vittime delle Foibe è stata deposta dal sindaco Romano Carancini e dal prefetto vicario Salvatore Angieri, omaggio istituzionale della città di Macerata per commemorare il Giorno del Ricordo. La cerimonia si è svolta alla presenza delle autorità civili e militari.
“Ricordare – afferma Romano Carancini – è la cura indispensabile per l’armonia delle nostre comunità e per il futuro di pace dei nostri figli. Il 10 febbraio di ogni anno è una giornata ideale per interrogare le nostre coscienze su una delle pagine più tristi e, purtroppo, anche più accantonate che l’Italia ha vissuto. Grazie alla Legge 92 del 2004, commemoriamo la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo delle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Ho ricordato stamattina quei fatti in via Vittime delle Foibe posando una corona in memoria di quelle vite spezzate, in particolare, richiamando la necessità che le Istituzioni non smettano di scavare sulle storie di donne, uomini e bambini assassinati e violentati barbaramente tra il 1943 e il 1946. Dobbiamo conoscere perché tutto ciò non accada più, ma dobbiamo conoscere anche per meglio comprendere il tempo attuale e per poter realmente prenderci cura del presente e del futuro dei nostri ragazzi. La storia dell’esodo forzato degli italiani per una condizione di guerra e di violenza ci trasmette, oggi più che mai, un preciso insegnamento: come avvenne allora, l’accoglienza umana di tanti disperati costretti ingiustamente a emigrare, non può essere condizionata dal colore della pelle. Chi fugge dalla violenza e dalla morte deve sempre trovare le braccia aperte delle comunità che vivono libere. Infine con lo spirito di un ricordo che si fa memoria, insegnamento e futuro di pace, proporrò al Consiglio Comunale che anche Macerata possa avere un luogo dedicato, un monumento che volga il suo sguardo alle terre nord-orientali e dinnanzi al quale tutti ricordino i valori della vita, del rispetto tra le persone, dell’accoglienza verso l’altro”.
Le iniziative per il Giorno del Ricordo proseguiranno lunedì 11 febbraio, alle 17, alla Biblioteca Mozzi-Borgetti con un incontro aperto alla cittadinanza e la proiezione del film documentario “L’esodo giuliano-dalmata nei cinegiornali del tempo” prodotto dall’Istituto Piemontese per la storia della Resistenza-Istoreto. Alla proiezione seguirà l’intervento di Paolo Coppari, presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Macerata, accompagnato dalle letture tratte da “I testimoni muti” di Diego Zandel eseguite dalla Compagnia Teatrale Oreste Calabresi.
Venerdì 22 febbraio all’IIS “Giuseppe Garibaldi” i ragazzi si confronteranno con Flavio Febbraro, docente di storia Istituto Piemontese per la storia della Resistenza-Istoreto e Mirko Grasso, docente di storia IIS G. Garibaldi di Macerata sul tema “Wikipedia, la palestra della storia pubblica: l’esempio dei confini orientali italiani e dell’esodo giuliano-dalmata”.
Infine, lunedì 25 febbraio al Liceo Scientifico “Galileo Galilei” gli studenti incontreranno Marco Moroni, già docente di storia economica all’Università Politecnica delle Marche e responsabile Centro Studi Acli Marche e con lui parleranno di “Esodi e migrazioni forzate nell’Europa del Novecento”.
(Nella foto, il sindaco Romano Carancini e il prefetto vicario Salvatore Angieri)
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