Sabato 15 e domenica 16 ottobre tornano le Giornate FAI d’Autunno dedicate al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.
L’evento firmato FAI-Fondo per l’ambiente italiano quest’anno raggiunge l’undicesima edizione e sarà, ancora una volta, l’occasione per visitare alcuni luoghi speciali a Macerata, Civitanova Marche e Recanati, a cura della delegazione FAI maceratese.
Nelle Marche saranno complessivamente 44 i beni aperti a cura dei volontari FAI dei singoli presidi territoriali, 5 Delegazioni provinciali, 6 Gruppi FAI, 3 Gruppi FAI Giovani. Oltre 700 le proposte in 350 città d’Italia.
In particolare, a Macerata sarà possibile fare un giro guidato, alla ricerca dei tanti “simboli nascosti” dall’usura del tempo e dalle distrazioni giornaliere, nella splendida cornice del centro storico con i suoi antichi palazzi che sembrano preservare storie e memorie. Uno scrigno inesauribile di bellezza.
Si avrà modo di visionare i simboli e l’architettura esterna proprio dei palazzi che si affacciano su Piazza della Libertà, costruiti tra il XVI e il XVII secolo e in gran parte su edifici medievali.
Inoltre, si potrà visitare l’affascinante e misteriosa Sala della Provincia di Macerata, di regola chiusa al pubblico, dove più di cento occhi dipinti guardano dall’alto chi entra. Il palazzo è del XVII secolo, gli affreschi della sala sono stati realizzati nel 1883 (orario sabato 15-19, domenica 10-13/15-19).
Lungo tutto il soffitto si potranno ammirare gli stemmi araldici dei cinquantaquattro Comuni della Provincia allora esistenti, ritrovando i volti di persone che hanno dato lustro al territorio maceratese.
Si tratta di poeti, musicisti, cardinali, giuristi, ognuno di loro con una storia da raccontare, il cui sguardo accompagna il visitatore.
Nell’occasione, in collaborazione con l’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Macerata, verranno sperimentate innovative forme di inclusione favorendo le visite di persone con disabilità.
A Civitanova Marche, nella città Alta, sarà visitabile la Cappellina gentilizia dei Marchesi Ricci, recentemente restaurata, un luogo di grande valore simbolico (orario sabato e domenica 10-12/15-17).
Annoverata tra i beni storici e culturali, esprime un forte valore identitario per tutta la comunità civitanovese e viene eccezionalmente aperta per le giornate FAI, insieme all’adiacente convento dei padri Cappuccini.
A Recanati è prevista l’apertura di Villa Koch (orario sabato 14:30-18:30, domenica 10:30-12:30/14:30-18:30), un esempio di villa di campagna ottocentesca, e Palazzo Bettini (orario sabato 14:30-18:30, domenica 10-12:30/14:30-18:30), visitabile per la prima volta, con il giardino e l’interessante Ninfeo fatto realizzare nel Settecento dalla famiglia Prosperi.
La città leopardiana offre anche l’opportunità di visitare un bene FAI, l’Orto sul Colle dell’Infinito (orario sabato e domenica 10-18), luogo di pace tra fiori, ortaggi e alberi da frutto, con un panorama dai Monti Sibillini al mare che evoca l’infinito della celebre poesia. Nelle Giornate FAI previste visite guidate speciali e laboratori per bambini.
Tra le altre aperture marchigiane, proposte dalle Giornate FAI, vi sono alcuni luoghi sorprendenti come la Chiesa Ortodossa Romena di San Dasio ad Ancona, le Stanze del Giani a Jesi, il giardino di Palazzo Saladini-Pilastri ad Ascoli, l’“ombelico del Piceno” Cossignano, il Borgo di Grottazzolina, il Palazzo Perticari a Pesaro, il Museo dei Gessi all’interno di Palazzo Albani a Urbino.
Per l’elenco completo dei luoghi visitabili, gli orari e le modalità di partecipazione si invita a consultare il sito www.giornatefai.it.
«Le Marche e le Giornate FAI d’Autunno, ancora una festa – afferma Alessandra Stipa, Presidente FAI Marche -, ma il pensiero non può non andare alla recente tragedia che ha sconvolto il nord della regione. Ancora morti, ancora danni e distruzione. Siamo vicini alle famiglie, ai cittadini e al Gruppo FAI di Senigallia che ha annullato tutte le aperture. Quest’anno sono 44 i beni aperti nella Regione, percorsi vari e affascinanti ognuno dei quali racconta una storia diversa: il palazzo della Provincia di Macerata, espressione di quell’eclettismo infarcito di classicità, tipicamente italiano o Villa Koch, che ha visto le villeggiature di Gaetano Koch, il celeberrimo architetto italiano, autore della sede della Banca d’Italia a Roma; Palazzo Perticari, espressione dell’amore per l’arte del suo proprietario, collezionista appassionato, sede di una Fondazione privata, aperta al pubblico per la prima volta dal FAI».
«Inoltre – continua Alessandra Stipa -, il Gabinetto di Fisica al Collegio Raffaello di Urbino dove ammirerete oltre 600 strumenti scientifici racchiusi entro una cornice settecentesca. Grottazzolina, borgo medievale che prende il nome da Azzo D’Este nel Fermano con la sua vocazione artigianale e imprenditoriale. E ancora Villa Trionfi Honorati, fastosa dimora privata a Jesi, di proprietà dei Marchesi Trionfi Honorati, in un percorso che corre lungo le esperienze artistiche di Felice Giani, pittore neoclassico che ha studiato sotto il Bibiena autore di importanti lavori a Faenza, Perugia, Jesi. Per finire con due giardini situati all’interno di Palazzi privati ad Ascoli Piceno e tanti altri luoghi capaci di stupire e far conoscere la parte migliore della nostra Italia. Un ringraziamento ai volontari e a tutta la rete FAI che si mobilita sempre con grande ardore, impegno e professionalità, grazie alle scuole che tornano ad essere al nostro fianco, ai sindaci che ci appoggiano e a tutti coloro che ci assistono in questa vetrina italiana. Venite con noi e iscrivetevi al FAI se volete che si continuino a salvare, mantenere aperti i Beni FAI sparsi in tutta Italia, se volete che noi si continui questa opera costante ed entusiasmante di educazione al Bello e di valorizzazione dei nostri territori».
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