Rispettando il momento di grave lutto che il Paese sta attraversando, la città di Macerata sceglie di trasformare la Festa del Patrono San Giuliano in un momento di condivisione. Lo ha deciso la Giunta, che intende in questo modo esprimere alle Amministrazioni dei Comuni colpiti dal sisma e alle popolazioni che stanno vivendo un grande momento di dolore, la solidarietà e la vicinanza della nostra città.
Per questo, Amministrazione comunale e Pro Loco Macerata hanno stabilito che quello del 2016 sarà un Ssan Giuliano sobrio e solidale senza fuochi d’artificio né spettacoli musicali ma con le Cene della solidarietà. Piazza della Libertà sarà dedicata alla solidarietà e alla raccolta fondi per l’adozione di uno specifico progetto dedicato ai bambini in uno dei Comuni terremotati.
Oltre agli stand dell’Avis, della Croce verde e di altre associazioni di volontariato, ci sarà infatti lo stand gastronomico della Pro Loco che raccoglierà le offerte volontarie di tutti coloro che andranno a consumare il pasto. Un menù, integrato per l’occasione dal sugo all’amatriciana, il piatto tipico di Amatrice. Lo stand sarà aperto il 29 e 30 agosto solo a cena, mentre il 31 agosto sarà possibile consumare anche il pranzo.
Con le Cene della solidarietà l’Amministrazione comunale lancia quindi un progetto che è quello di costituire un fondo da destinare a uno dei comuni terremotati per finanziare il recupero o la riqualificazione di un asilo nido o di una scuola. Un intervento che sarà concordato direttamente con quella Amministrazione comunale e che il Comune di Macerata seguirà come in un’adozione. Nei prossimi giorni sarà così aperto un conto corrente che nel tempo potrà essere incrementato da donazioni volontarie.
La modifica della festa del patrono è stata possibile grazie alla disponibilità della Pro Loco Macerata che ha dovuto all’ultimo momento stravolgere il programma ma anche grazie ai numerosi sponsor, a Iginio Straffi e alle agenzie che avevano programmato gli spettacoli in piazza. Tutti hanno dimostrato un senso di grande comprensione, di sostegno e di vicinanza al territorio e soprattutto alle zone colpite dal sisma.
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