Cerimonia ufficiale del 2 giugno, 70° anniversario della proclamazione della Repubblica, al Monumento ai Caduti in piazza della Vittoria a Macerata.
La ricorrenza della scelta che gli italiani fecero nel 1946 per la Repubblica, con il voto per la prima volta alle donne, è stata celebrata sotto un cielo plumbeo e con la presenza di numerosi cittadini.
A fare gli onori, un picchetto interforze formato da carabinieri, finanzieri e agenti della Polizia di Stato. Carabinieri in alta uniforme ai lati del monumento. Sulla scalinata, la banda “Salvadei” e lo schieramento di labari e gonfaloni delle associazioni combattentistiche, d’arma e di volontariato, del Comune di Macerata e degli altri comuni partecipanti.
Sul palco, autorità militari, civili e religiose, molti sindaci, tra i quali quelli di Macerata Romano Carancini, di Civitanova Marche Tommaso Claudio Corvatta e di San Severino Marche Cesare Martini, per la Provincia la vice presidente Paola Mariani.
Il Prefetto Roberta Preziotti, al suo arrivo, ha passato in rassegna il picchetto d’onore e le rappresentanze, accompagnata dal Colonnello dei Carabinieri Stefano Di Iulio, dando inizio alla cerimonia.
Squilli di tromba e alzabandiera, tricolore che sale, banda che intona l’Inno di Mameli e poi Il Piave in onore dei caduti. Momento particolare in cui è stato ricordato il carabiniere Maresciallo Capo Silvio Mirarchi, ucciso sabato a Marsala in un’operazione antidroga.
Memoria anche per “i migliaia di militi che senza medaglia e senza clamore hanno compiuto con fedeltà il proprio dovere fino all’estremo sacrificio” nell’atto della deposizione della corona sul monumento, portata da due carabinieri e da una rappresentanza istituzionale guidata dal Prefetto Preziotti, reso più suggestivo dal Silenzio suonato dal trombettiere di servizio.
A seguire, la Preghiera per la Patria e la tromba per il Silenzio fuori ordinanza. La cerimonia si conclude con la lettura del messaggio che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato ricordando i principi e i valori alla base del patto repubblicano.
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