FAT FAT FAT Festival, oggi Soichi Terada e Theo Parrish
Dopo l’avvio spumeggiante di ieri che ha visto il popolo amante della musica elettronica raggiungere Grancia di Sarrocciano, Corridonia, persino con prenotazioni dall’estero, oggi (domenica 7 agosto) la programmazione del FAT FAT FAT festival, la rassegna di arte contemporanea e musica elettronica nel cuore verde della Val di Chienti, prosegue con altri importanti appuntamenti.
A calcare il palco dalle ore 16 alle 19 sarà l’Harmonized Soundsystem, il collettivo costituito dai resident deejay dell’omonimo club santelpidiese ideatore del progetto FAT FAT FAT. Da un lato Curl Menghi, elemento particolarmente sensibile della scena musicale italiana dal 1992 con un’inclinazione per l’underground anni ’90. Dall’altro il duo noto come Low.e, che comprende i giovanissimi Andrea Tirabasso e Alessio Procaccini. Guadagnatisi prima la stima di numerosi club di Bologna, finiscono in seguito per creare la loro etichetta indipendente Sorryforthis Records, in cui raccolgono esperimenti techno dub e house funky.
Dalle ore 19 alle 20 l’atmosfera si scalda con l’attesissimo deejay e producer Soichi Terada, da Tokyo per la prima volta live in Italia. Autore della colonna sonora del celebre videogioco Ape Escape e responsabile di avveniristiche performance musicali che prevedono il solo uso di una console Nintendo, i suoi esperimenti sonori tra synth pop e chip-tune o tra drum’n’bass e downtempo gli valgono il titolo di pioniere della scena house nipponica. Dopo oltre tre decenni la sua opera torna finalmente alla ribalta grazie alla compilation retrospettiva edita dall’etichetta olandese Rush Hour Records.
A partire dalle 20 fino alle 22.30 la consolle si tinge di orgoglio tricolore con il veronese Enrico Crivellaro. Più noto con lo pseudonimo di Volcov, è un deejay eclettico e produttore assai prolifico con due label discografiche all’attivo, Archive Records e Neroli Productions. Una volta svelati elementi soul e disco nell’house di Chicago e New York, i suoi orizzonti musicali smettono di avere confini e si estendono a jazz e fusion dalle sonorità brasiliane, fino alle malinconie techno. Vero alfiere del deejaying italiano nel mondo, ogni volta è capace di tessere insieme sonorità differenti secondo una trama fluida e sensuale.
Alle ore 22.30 fino alle 02.00 a suggellare la rassegna FAT FAT FAT è colui che per i cultori del genere è oggetto di sincera venerazione, Theo Parrish (nella foto del titolo). Dalla sua torre di Babele, ha parlato ogni lingua della black music: jazz, funk, soul, hip hop. Nato a Washington, a Chicago apprende la ritmica pulsante d’ispirazione house a cui fonde nostalgie disco. Da Detroit invece assorbe futurismi e slanci d’avanguardia techno. Il suo genio imprevedibile è capace di sanare ogni dicotomia e conciliare con istintiva nonchalance concetti musicali apparentemente assai distanti tra loro.
Info e costi su: www.fatfatfatfestival.it FB /fatfatfatfestival
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