Soddisfazione e preoccupazione nella conferenza stampa che si è tenuta alla Questura di Macerata per illustrare i risultati di una serie di operazioni investigative rivolta al traffico e allo spaccio di stupefacenti in mano a un vero e proprio gruppo criminale composto da nigeriani.
Il questore di Macerata Giancarlo Pallini, il procuratore Giovanni Giorgio e il vice questore Alessandro Albini, capo della Squadra Mobile, hanno sottolineato il buon lavoro della Polizia, la sagace attività investigativa che ha costruito un quadro indiziario su cui si sono svolte le operazioni. Alla fine 9 arresti eseguiti, 4 non effettuati di soggetti resisi irreperibili, altre 15 persone deferite all’autorità giudiziaria.
Sorpresa e preoccupazione, invece, perché stavolta il consistente spaccio di droga non ha interessato come al solito la zona costiera ma la città capoluogo. Veramente ingente il quantitativo di sostanze (eroina, cocaina e marijuana) che ha investito Macerata. Inoltre, gli acquirenti risultano essere solo italiani.
La prima operazione inizia nell’ottobre del 2016, denominata Revenant perché partita seguendo con accertamenti telefonici le mosse di un personaggio, già conosciuto dalla Polizia, ritornato sulla scena maceratese ma irreperibile. Nel frattempo si notava il considerevole spaccio nel centro città.
Acquisite indicazione, gli agenti procedevano a una serie di accertamenti che consentiva di identificare i soggetti segnalati e successivamente a porre in essere mirate indagini sviluppate tramite sistemi convenzionali (appostamenti, pedinamenti, analisi di tabulati telefonici ecc.) per individuare i responsabili dell’attività di spaccio.
L’attività ha permesso di ricostruire oltre 6000 (seimila) episodi di spaccio avvenuti in centro città, per un totale di circa 2,6 Kg di eroina/cocaina venduta dai componenti del gruppo criminale.
Al termine dell’indagine emesse 7 ordinanze applicative di misure cautelari personali (custodia in carcere), nei confronti di tutti i soggetti deferiti, ritenuti in concorso tra loro, responsabili del delitto di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Eseguiti 3 arresti, due nell’immediatezza e un terzo successivamente, mentre altri 4 sono tuttora attivamente ricercati in quanto resisi irreperibili.
Contemporaneamente si è sviluppata l’Operazione Revenant 2 finalizzata a far luce su altri soggetti sempre di etnia Nigeriana ritenuti vicini al gruppo di spacciatori coinvolti nella prima indagine.
In questo quadro, alla fine dello scorso mese di febbraio è stato tratto in arresto, nella flagranza del delitto di detenzione ai fini di spaccio, un altro cittadino nigeriano al quale veniva sequestrato materiale poi rivelatosi utilissimo al proseguo delle indagini. Ricostruiti ulteriori 4000 (quattromila) episodi di spaccio avvenuti ancora in centro città per un totale di circa 1,5 Kg di eroina venduta.
La Squadra Mobile ha deferito altri 7 soggetti, tutti di origine nigeriana, ritenuti responsabili in concorso tra loro di spacciare considerevoli quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo eroina, cocaina e marijuana.
Il filone investigativo non si è esaurito, anche per assicurare alla giustizia gli irreperibili. Nel maggio scorso, con l’Operazione Blake (dal nome di uno degli indagati), venivano sottoposti a controllo alcuni cittadini nigeriani ritenuti vicini ai soggetti ricercati e attivi nello spaccio di sostanze stupefacenti. Nella circostanza sono state trovate sim card fittiziamente intestate e quindi fatte oggetto di sequestro. Dalle stesse, veniva acquisito il traffico telefonico ritenuto di estrema utilità investigativa.
Dai dati emersi, anche in questo caso ricostruiti oltre 5000 (seimila) episodi di spaccio per un totale di circa 5 Kg di eroina/cocaina. Emessa una misura cautelare in carcere eseguita il 26 settembre e deferiti altri 8 soggetti a piede libero.
L’incessante pressione investigativa esercitata dalla Squadra Mobile sui gruppi nigeriani oggetto di attenzione, in particolare tra febbraio e settembre 2017, ha portato anche all’arresto di ulteriori 5 soggetti, tutti nigeriani, colti nella flagranza del delitto di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
(Nella foto, la Questura di Macerata)
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