Capitan Alberto Quadri non si fa distrarre da ciò che avviene fuori dal campo perché è un professionista serio, oltre che un ragazzo intelligente. , Punta deciso la temibile Reggiana che all’andata si impose col minimo scarto al termine di un confronto viziato da un gol annullato a Palmieri per un fuorigioco che in effetti non c’era.
Quadri è concentrato sul prossimo impegno, consapevole che contro la Reggiana sarà dura ma non impossibile e che comunque la Maceratese è ancora padrona del proprio destino.
Domenica, inizio della partita alle 16.30, sugli spalti dell’Helvia Recina sono attese tante tifose biancorosse per l’iniziativa “Festeggiamo insieme le donne”.
Come è la condizione della squadra, capitano?
“Direi che stiamo tutti bene, non dovrebbero esserci limitazioni di formazione dal punto di vista fisico. Anch’io, dopo lo stop per un fastidio al polpaccio a Mantova e il rientro con il Gubbio, sono a posto”.
Quanto peseranno, invece, le assenze di Perna e Malaccari?
“Sono due giocatori di grande personalità, che stanno facendo molto bene e a cui si rinuncia difficilmente, ma, come abbiamo dimostrato anche in passato, chiunque scenderà in campo farà di tutto per non farli rimpiangere. Per i più giovani, giocare dal primo minuto in un confronto con la quarta forza del campionato potrà garantire stimoli supplementari. Sarà l’occasione buona per mettersi in mostra”.
Come si può battere la Reggiana o, comunque, muovere la classifica?
“Con la massima attenzione, grande concentrazione, dando oltre il 100% di quanto abbiamo e con un pizzico di fortuna che in certi casi è necessaria. Ma è anche vero che la fortuna devi essere tu a crearla. Quindi, dobbiamo tornare ad avere quella cattiveria sotto rete che ci è un po’ mancata nelle ultime uscite e che è necessaria per buttare il pallone dentro”.
Tornando alla fortuna, di recente ha voltato un po’ la faccia alla Rata, non credi?
“Sono d’accordo e quantifico. Avremmo dovuto avere, a mio parere, due punti in più con il Fano e altri due punti in più con il Gubbio, ma dobbiamo arrenderci ai fatti. Contro le citate avversarie sono maturati due pareggi e inoltre ci aspettiamo la seconda penalizzazione per la vicenda stipendi di novembre e dicembre”.
Non pensi che la soglia sicurezza sulla zona play-out si stia pericolosamente assottigliando?
“Certamente, essendo digiuni di vittorie ormai da cinque turni il vantaggio che avevamo accumulato si è ridotto. Però è altrettanto vero che io preferisco stare davanti piuttosto che rincorrere, per il semplice motivo che quando sei chiamato a recuperare, qualcosa potrebbe andare storto ed allora la situazione diverrebbe delicata, mentre controllando con un pizzico di margine la situazione da sopra la zona play-off restiamo pur sempre padroni del nostro destino. Anche se vorrei tornare quanto prima alla vittoria. Non dimentichiamoci, però, che in estate gran parte dei tifosi avrebbero firmato per trovare la Maceratese in questa posizione a dieci giornate dalla fine… Nessuno ci dava credito nel precampionato”.
Come si fa ad invertire la rotta?
“Lavorando sodo e pensando alle prestazioni. Quando continui a giocare buone partite, alla fine i risultati arrivano”.
Il tuo messaggio alle tifose della Rata, visto che è stata la settimana della festa della donna e che potranno fare ingresso all’Helvia Recina, domenica prossima, al costo promozionale di 3 euro?
“Che vengano numerose a sostenerci per condurci alla vittoria con la loro gioia e la loro sensibilità. In casa di donne ne ho due (moglie e la piccola secondogenita, ndr) ed ho imparato perciò ad apprezzarle. Nella mia concezione di sport lo stadio dovrebbe essere il luogo dove portare festanti anche le proprie donne e i figli. Con la Reggiana mi aspetto una grande festa di sport”.
Se poi all’epilogo tornassero anche i conti con la classifica, sarebbe il massimo…
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