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Coronavirus Marche, dimessi i primi pazienti ma altre 2 vittime

Coronavirus Marche, dimessi i primi pazienti ma altre 2 vittime
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Sono stati dimessi dall’ospedale di Torrette i primi due pazienti colpiti dal coronavirus, le loro condizioni permettono di continuare la convalescenza a casa.

Ma in giornata, con gli aggiornamenti comunicati dal Gores si è avuta notizia di due decessi correlati al coronavirus, portando a sei il numero delle vittime nella regione. Sono deceduti due uomini che presentavano pluripatologie pregresse, un 78enne a Marche Nord e un 59enne a Torrette.

I dati del Gores (Gruppo Operativo Regionale Emergenza Sanitaria) riportano ad oggi 200 casi positivi registrati dalla Virologia di Torrette. Due test dubbi sono stati ripetuti, risultando negativi. Tra i casi positivi i ricoverati in terapia intensiva sono 33, quelli in terapia non intensiva 91 e 70 in isolamento domiciliare.

La maggior parte dei positivi è nella provincia di Pesaro Urbino (152), gli altri ad Ancona (38), Macerata (7) e Fermo (3). I ricoverati in terapia intensiva sono 21 negli ospedali di Marche Nord (15 a Pesaro, 6 a Fano), 3 ad Ancona, 4 a Fermo, 2 a Jesi, 1 a San Benedetto del Tronto, Civitanova Marche, Urbino.

Sono salite a 1.230 le persone in isolamento domiciliare (111 con sintomi), di cui 235 operatori sanitari.

Le dimissioni dei primi pazienti affetti da COVID-19 sono state annunciate dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli: “Entrambi hanno superato la fase acuta della malattia e presentano condizioni cliniche e psicologiche perfettamente compatibili la prosecuzione della convalescenza in ambito domiciliare. Sia i pazienti che i familiari sono stati adeguatamente istruiti sui comportamenti di sicurezza da adottare. Da questo momento in poi i pazienti saranno monitorati dai servizi territoriali competenti”.
“In entrambi i casi – ha spiegato Marcello Tavio, direttore della struttura complessa di malattie infettive Ospedali riuniti di Ancona e presidente della Società scientifica italiana malattie infettive – non c’è stato bisogno di terapia di supporto degli organi vitali, ma di sola di terapia medica e di semplice monitoraggio; a conferma del fatto che i soggetti senza comorbosità presentano un andamento molto più lineare e favorevole rispetto ai soggetti anziani e/o defedati. I pazienti potranno essere dichiarati guariti quando la scomparsa della sintomatologia si accompagnerà alla negativizzazione della carica virale nelle secrezioni respiratorie (tampone). Resteremo in stretto contatto con i servizi territoriali per condividere il resto del percorso, per reinserire le persone nella società civile e nel mondo del lavoro nel modo più rapido e sicuro possibile”.

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