L’aggiornamento serale da parte del Gores sulla situazione coronavirus nelle Marche ha dati drammatici, in giornata sono deceduti 5 pazienti. Salgono a 18 le vittime marchigiane complessive e crescono anche i tamponi positivi arrivati a 394 (ieri 323).
I decessi riguardano tre uomini a Senigallia, provenienti dalla provincia di Pesaro, di 67, 84 e 85 anni; una donna di 83 anni a Fermo, proveniente dalla provincia di Macerata; un uomo di 81 anni a San Benedetto del Tronto, proveniente dalla provincia di Ancona.
Dei 394 positivi su 1437 test, nelle rispettive province sono 296 a Pesaro, 81 ad Ancona, 11 a Macerata e 6 a Fermo. Si trovano ricoverati 213 pazienti (terapia intensiva per 54) e 163 in isolamento domiciliare, 18 sono i deceduti.
Le persone, casi e contatti, che risultano in isolamento domiciliare nella regione sono 1985 (sintomatici 260) di cui 343 operatori sanitari.
I dati completi del Gores (Gruppo Operativo Regionale Emergenza Sanitaria) di oggi.
Oggi la Regione Marche ha emesso ben 3 ordinanze del presidente Luca Ceriscioli (le numero 4, 5 e 6) con misure urgenti in materia di contenimento e gestione emergenza epidemiologica coronavirus.
La n. 4 è stata pubblicata questa mattina e si riferisce in particolare a chi è entrato nelle Marche dal 7 marzo e alla tutela delle persone anziane e disabili.
L’ordinanza prevede che tutte le persone provenienti dalle zone di contagio previste nel Dpcm 8 marzo 2020, che hanno fatto ingresso nella regione Marche a partire dal 7 marzo 2020, escluse quelle di cui all’art. 1 lettera a) del Dpcm 8 marzo 2020 (spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o spostamenti per motivi di salute), devono comunicare il loro ingresso al medico di medicina generale o all’operatore di sanità pubblica del servizio territorialmente competente. L’ordinanza prevede, per gli stessi soggetti, l’osservanza della misura di permanenza domiciliare, con isolamento fiduciario, da mantenere per 14 giorni.
Inoltre, al fine di evitare in maniera più efficace il rischio di contagio per la popolazione anziana, per le persone disabili e per quelle con problemi di salute mentale è obbligatoria, a partire dal’11 marzo e fino al 3 aprile, la sospensione dell’attività dei rispettivi centri semi residenziali e diurni su tutto il territorio regionale, incentivando, dove possibile, percorsi di domiciliarità e servizi di prossimità.
Nel pomeriggio sono arrivate le ordinanze n. 5 e 6 per spiegare e specificare con il massimo della chiarezza due importanti misure di contenimento della diffusione del coronavirus all’interno della regione.
Con l’ordinanza n. 5 si ribadisce che sono consentiti gli spostamenti delle persone motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute, così come previsto dall’art. 1 comma 1 del DPCM 8 marzo 2020.
L’ordinanza n. 6 specifica che le persone provenienti dalla provincia di Pesaro Urbino che prima dell’emanazione del DPCM 8 marzo 2020 si sono spostate verso le altre province marchigiane hanno l’obbligo di comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale o all’operatore di sanità pubblica del servizio di sanità pubblica territorialmente competente, di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni, di osservare il divieto di spostamenti e viaggi, di rimanere raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza e, in caso di comparsa di sintomi, di avvertire immediatamente il medico di medicina generale o l’operatore di sanità pubblica territorialmente competente.
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