Dimensione internazionale giovedì pomeriggio al Teatro Lauro Rossi di Macerata per il convegno Riabitare la terra organizzato dall’Associazione Internazionale Città della Terra Cruda, che unisce oltre 40 Comuni italiani, e dal Comune di Macerata.
Oltre 200 i partecipanti provieniti da tutta Italia e anche dall’estero che hanno assistito alla giornata di studi, coordinata dall’assessore alla Cultura Stefania Monteverde, dedicata al tema della costruzione in terra cruda e al suo possibile ruolo nell’ambito dei processi di rigenerazione urbana e rurale contemporanei.
“E’ un importante evento culturale che mette al centro la cultura della sostenibilità – ha affermato l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde -. Macerata ha raccontato la straordinaria esperienza di Villa Ficana, da borgo rurale, destinato alla soppressione, al vincolo della Soprintendenza come bene monumentale fino a essere oggi Ecomuseo. Un intero quartiere di case di terra cruda, ristrutturato e oggi parte del sistema Macerata Musei con una innovativa gestione con cui proporrà progetti con le scuole, itinerari per i turisti, centro di documentazione, promozione di tipicità enogastronomiche del territorio”.
A seguire ci sono stati gli interventi di Enrico Pusceddu, presidente dell’Associazione Internazionale Città della Terra Cruda che ha portato l’esempio della Sardegna e dell’offerta turistica esperenziale e quello Claudio Centanni, Presidente INU Marche, che ha esposto il concetto di Rigenerazione Urbana.
Il sindaco Romano Carancini ha salutato gli intervenuti invitando tutti all’inaugurazione dell’ecomuseo che avverrà domani alle ore 17: “La terra cruda è una risorsa e un valore. Insieme costruiamo nuovi modelli culturali. Invito tutti alla festa a Villa Ficana”.
Nel corso del convegno sono stati presentati i migliori progetti selezionati fra i partecipanti al bando internazionale Riabitare la terra promosso dall’associazione stessa che ha posto l’accento “… sul patrimonio in terra cruda e sulle pratiche costruttive nell’ambito dei processi di rigenerazione urbana e rurale contemporanei..”al fine di“…dimostrare, attraverso i lavori raccolti, come sia possibile far rientrare la terra cruda tra i materiali da costruzione contemporanei, soprattutto in relazione alle trasformazioni dei modi di vivere e del paesaggio urbano e rurale”. I progetti selezionati, presentati, hanno illustrato esperienze svolte in diversi paesi del mondo, dal Cile al Portogallo al Guatemala, oltre che dall’Italia.
In particolare, Francesco Fulvi ha presentato il progetto “Il modulo ECO”, Anne Lemarquis, il lavoro “Metodo di assistenza tecnica per il restauro della copertura della chiesa di San Pedro de Atacama de Cile”, Alice Palazzo e Tania Teixeira, progetto “O Quiosque do Castelo: un workshop di progetto e costruzione in terra cruda per intervenire nello spazio pubblico”, Sara Parlato e Laura Di Virgilio, progetto “Casa dei Mestieri”, Maura Serra progetto “Il senso della
Terra”, Rainer Toshikazu Winter e Davide Pedrini, progetto “Terra cruda e edilizia scolastica pubblica: comfort climatico e efficienza energetica nel contesto mediterraneo”
Per l’Ecomuseo di Villa Ficana sono intervenute Anna Paola Conti, progettista, responsabile
scientifico dell’Ecomuseo delle case di terra di Villa Ficana con un intervento sul tema “Dal restauro all’ecomuseo attraverso il coinvolgimento del volontariato giovanile italiano e internazionale” e Giuliana Pascucci dei Musei Civici Palazzo Buonaccorsi, coordinatore ICOM Marche, che ha parlato invece sul tema “Verso una museologia dei paesaggi culturali”.
Il convegno si è concluso con la proiezione dei video di Andrea Mura realizzati dall’Associazione Internazionale Città della Terra Cruda “Abitare la terra dei centenari” e “Ladiri”. Numerosa è stata la partecipazione anche da parte di architetti e geometri degli ordini professionali di Macerata.
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