“Contro il Fano nel primo tempo ci abbiamo messo un po’ per capire che dovevamo far girare la palla più velocemente, anche se tre, quattro occasioni e un paio di mischie le abbiamo create. Nella ripresa abbiamo giocato decisamente meglio, più razionali nel modo di attaccare. Abbiamo meritato il pareggio”.
Mister Federico Giunti non nasconde che il derby celava insidie.
“Partite come quella contro il Fano sono di difficile lettura. Basta una palla dietro la linea difensiva letta male e ti può creare problemi. Del Fano, però, ricordo poche occasioni. Siamo stati bravi a rimanere equilibrati. Gare del genere a volte non si pareggiano…”.
Turchetta poteva fare meglio?
“Ho anche detto a Gianluca che si è intestardito troppo nel giocare sulla sinistra pensando di trovare più spazio, dando invece un chiaro riferimento. Non è stato il miglior Turchetta. Quando, come in altre occasioni, non dà punti di riferimento, è immarcabile. In ogni caso ha provato con tutte le forze a mettere in difficoltà il Fano”.
Gli altri?
“Molto bene. Sono contento quando chi subentra, come ad esempio Franchini, riesce a sostenere i compagni e a migliorare la qualità in quel ruolo in cui è stato chiamato a muoversi”.
L’arbitro forse ha tollerato un gioco troppo fisico?
“Ha arbitrato bene, però se avesse estratto prima qualche cartellino giallo sarebbe stato meglio. Nel secondo tempo ci siamo adattati al gioco maschio, creando di più”.
Non è stata una settimana facile…
“Non avevo dubbi che la squadra giocasse al massimo. Però è vero che quando non pensi soltanto alla partita puoi rendere di meno. I ragazzi sono stati bravi a resettare e a dare tutto. Mi spiace che, seppur abbiamo profuso il massimo sforzo, non abbiamo vinto. Però passiamo oltre e mettiamo il Mantova nel mirino. Oggi i virgiliani hanno fallito il primo dei due incontri interni, battuti per 1-0 dal Padova con un gol al 90’. In Lombardia sarà dura”.
Come si risolverà la grana stipendi?
“Non devo rispondere io a questa domanda. Il presidente con la squadra ci ha messo la faccia e noi continuiamo a dargli fiducia, sperando che in questo inizio settimana venga dato seguito a quello che lui ci ha detto. La squadra deve tenere la testa ben salda dentro il campo per poter centrare risultati positivi, altrimenti c’è il rischio di farsi male”.
Sul fronte opposto Massimo Scardovi, sostituto dello squalificato Agatino Cuttone, ha visto la seconda frazione “in cui non riuscivamo a ripartire. Avremmo potuto portare a casa anche il risultato pieno, ma la Maceratese non ha rubato nulla. Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Fossimo stati più sereni, però, certe cose ci sarebbero riuscite meglio”.
Settimana positiva per i granata?
“Certamente. La vittoria nel posticipo con il Teramo l’abbiamo fortemente voluta e ci ha rinfrancato molto. Ora siamo a soli 4 punti dalla salvezza, mentre prima eravamo lontanissimi”.
Ora la Reggiana, da affrontare con quale stato d’animo?
“Con quello giusto. Archiviamo in fretta il pari di oggi e pensiamo appunto al prossimo turno. Davanti, nella finestra di mercato di gennaio ci siamo rafforzati, ma ciò che realmente conta è lo spirito di squadra, non i singoli”.
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