Fedelissimo turista a Civitanova Marche da 57 anni, Franco Palmieri di Spello è stato ricevuto a Palazzo Sforza dal sindaco Fabrizio Ciarapica, curioso di ascoltare la sua storia, accompagnato dalla consigliera comunale Paola Campetelli.
Dal 1966 Palmieri arriva ogni anno in vacanza a Civitanova Marche insieme alla moglie. Nel tempo sono cambiati i mezzi di viaggio, da giovane veniva in vespa e tenda.
Allora non c’era la Superstrada, si impiegavano diverse ore dal centro dell’Umbria alla costa.
Dal 2000, anno della pensione, Franco Palmieri trascorre 6 mesi a Spello e 6 mesi a Civitanova Marche.
Non è mai mancato un’estate e anche le due figlie hanno condiviso l’amore per la città marchigiana.
Negli anni 70 alloggiava presso il camping ‘Le Giare”, dove è stato uno dei primi clienti fino alla chiusura, oggi soggiorna al camping Belvedere.
Ogni mattina parte presto e va a fare le passeggiate nelle campagne intorno Civitanova con il suo cane.
“Non ho mai cambiato meta per le mie vacanze – ha detto Franco Palmieri – mi sono sempre trovato bene e mi sono sentito accolto dai Civitanovesi. Negli anni si sono create anche delle belle amicizie, ad esempio con il fornaio o con il ‘macellaro’. Ed ogni volta è sempre una festa venirli a trovare. Sono onorato di essere stato ricevuto in Comune, grazie Sindaco”.
Al fedele turista il sindaco ha consegnato il “Glossario dialettale civitanovese”, opera degli storici Mariano Guarnieri e Antonio Eleuteri, in segno di ringraziamento per l’affettuosa fedeltà
“Un premio al signor Palmieri per il suo amore verso la nostra città – ha dichiarato Fabrizio Ciarapica –. E’ molto bello scoprire queste storie e siamo orgogliosi per la bella accoglienza che i civitanovesi hanno saputo dimostrare ai ‘cugini’ Umbri in tutti questi anni”.
“Ho conosciuto Franco di recente – ha commentato Paola Campetelli –. Quando ho ascoltato i suoi racconti ho pensato potesse essere interessante farli conoscere alla nostra comunità. È nato nel 1945, quando ha scelto Civitanova c’erano solo pochi palazzi e un braccio del molo, corso Umberto era ancora senza marciapiedi. Palmieri conserva la storia della nostra città ed è bello condividere impressioni, esperienze e i ricordi delle giornate che ha vissuto qui da noi in tanti anni”.
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