E’ tornata a riunirsi nel primo pomeriggio la cabina di regia per gli interventi socio-sanitari nei confronti dei terremotati accolti nella città di Civitanova Marche. All’incontro, convocato dall’assessore ai servizi sociali Yuri Rosati e dal vicesindaco Giulio Silenzi e coordinato dal sindaco Tommaso Claudio Corvatta, hanno partecipato rappresentanti della Protezione civile, dell’Asur, dell’Ambito territoriale XIV, dell’Asp Paolo Ricci, della Caritas e dei Boy Scouts.
Nel corso della riunione sono state assunte alcune decisioni che vanno nella direzione di monitorare i bisogni degli ospiti a Civitanova per fornire risposte efficaci alle necessità di ogni singola persona. Pertanto, si è previsto:
· di allestire un punto di ascolto domani, alle ore 15, in un locale dell’Hotel Girasole, dove operatori sanitari dell’Asur ed assistenti sociali dell’Ambito XIV saranno a disposizione per ascoltare le necessità dei singoli ospiti
· di attivare una struttura mobile sanitaria, che si sposterà nei vari alberghi e luoghi di accoglienza della città per andare incontro alle richieste degli sfollati
· di organizzare un un servizio di “taxi sociale” al fine di provvedere agli spostamenti di chi si trova nelle strutture ricettive della città ed è privo di mezzi di trasporto
· di allestire, a cura delle associazioni di volontariato, la cui Consulta si riunirà domani, un programma ricretivo e di intrattenimento sulla base delle esigenze e dei bisogni che emergeranno dagli incontri che la Caritas sta effettuando in questi giorni con le varie comunità alloggiate negli alberghi
Si comunica alla popolazione che al momento non si ravvisa nessuna esigenza di ulteriori raccolte di viveri e indumenti, in quanto tali bisogni risultano già soddisfatti.
Si informa infine che il sindaco Tommaso Claudio Corvatta ha firmato questa mattina un’ordinanza con la quale si deroga all’obbligo di chiusura stagionale di alcune tipologie di strutture ricettive, come i Bed and brakfast, per autorizzarle senza alcun limite temporale a rimanere aperte per ospitare soggetti provenienti dalle zone maggiormente danneggiate dagli eventi sismici.
(101)