I Finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche hanno sequestrato 3.600 medicinali di produzione cinese, sprovvisti della necessaria Autorizzazione all’Immissione in Consumo rilasciata dall’Agenzia Italiana del Farmaco, pubblicizzati online quale rimedio e cura all’infezione da COVID-19. Denunciato a piede libero un responsabile.
L’operazione è scaturita dal costante monitoraggio sul territorio provinciale delle movimentazioni di merci e persone in ingresso e uscita. I militari hanno sottoposto a controllo un autoveicolo, insospettiti dal comportamento del conducente, nel centro della città costiera.
Sul mezzo sono state così rinvenute numerose confezioni contenenti prodotti medicinali recanti esclusivamente scritte in lingua cinese. Il conducente, un cittadino di nazionalità cinese, le stava trasportando per la successiva commercializzazione e distribuzione nel territorio.
I medicinali, risultati pubblicizzati sul web quale rimedio e cura all’infezione da Covid-19, erano privi di qualsiasi autorizzazione per l’immissione al consumo da parte dell’AIFA, secondo le disposizioni vigenti.
Il conducente non è stato in grado di esibire alcun tipo di documentazione a corredo della merce trasportata, né in relazione all’acquisto della medesima. Pertanto, la Guardia di Finanza di Civitanova Marche lo ha segnalato alla Procura della Repubblica di Macerata per i reati di ricettazione e di distribuzione ed importazione di medicinali non autorizzati.
I prodotti medicali sono stati conseguentemente sottoposti a sequestro probatorio, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha autorizzato la diffusione della notizia sussistendo l’interesse pubblico alla tutela della salute dei cittadini e al contrasto della diffusione di medicinali non autorizzati.
(47)