La Squadra Mobile della Questura di Macerata e del Commissariato P. S. di Civitanova Marche hanno identificato e denunciato a piede libero i tre italiani che la notte del 30 luglio scorso, a Civitanova Marche, hanno partecipato alla rissa davanti al bar Oro Nero, lungo il corso Umberto I.
Due sono operai di origini calabresi, dipendenti di un’azienda del maceratese (uno dei quali con precedenti), mentre il terzo è un marinaio di Civitanova Marche, già noto alle forze di polizia, anche lui con precedenti.
Le attività investigative svolte hanno ricostruito la dinamica dell’evento. In una prima fase inizia il corpo a corpo tra due persone (il marinaio civitanovese e uno degli operai calabresi), che si affrontano a mani nude. Poi ai due si aggiunge l’altro operaio calabrese, che colpisce il marinaio con calci e schiaffi mentre era terra con il primo soggetto.
Infine, i tre si sono separati in direzioni opposte, i due operai lungo il corso in direzione nord, mentre il marinaio si è allontanato in auto.
È ancora al vaglio degli inquirenti, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, il movente che ha originato la zuffa, anche se sembra plausibile l’ipotesi dei futili motivi.
Per identificare i soggetti sono state di aiuto le immagini del video diffuso in rete, insieme alla dichiarazioni raccolte dalle persone informate sui fatti e all’intervento, nell’immediatezza del fatto, della Volante del Commissariato, che ha subito rintracciato uno dei partecipanti alla rissa (il marinaio civitanovese).
L’episodio aveva suscitato apprensione poichè avvenuto poche ore dopo l’omicidio di Alika Ogorchukwu, sempre in corso Umberto I.
Il Questore di Macerata ha applicato ai tre indagati la misura di prevenzione del daspo urbano (D.A.C.UR.), vietando di accedere a tutti i bar e i locali che somministrano alcolici lungo il corso Umberto I e in piazza Don Minzoni, per la durata di un anno.
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