Civitanova Marche ha celebrato il 25 aprile con una serie di cerimonie che si sono concluse al Monumento dedicato ai Caduti della Resistenza, nei giardini di piazza Gramsci.
Il programma per la ricorrenza della Liberazione dal nazifascismo, organizzato dall’Amministrazione comunale e dall’Anpi, si era aperto domenica con l’intitolazione di un tratto della ciclabile del lungomare Piermanni al Maestro e partigiano Giuseppe Gaggegi.
Personaggio storico di Civitanova Marche e grande appassionato di bicicletta, Giuseppe Gaggegi ha guidato il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) locale ed è stato sindaco della città liberata per alcuni mesi nel 1944.
Uomo molto amato, le autorità, l’Anpi e soprattutto il nipote Leo Tarchi lo hanno ricordato rievocandone la figura, l’impegno sociale ed educativo, la passione sportiva.
Primo Recchioni, presidente della della Fototeca Comunale, ha annunciato per il 2 giugno, Festa della Repubblica, una mostra fotografica su Giuseppe Gaggegi, insegnante, ciclista e partigiano.
Una pedalata sulla pista ciclabile ha chiuso la cerimonia.
Lunedì 25 aprile come tradizione le autorità civili e militari unitamente al corteo di cittadini e alla Banda comunale si sono radunati alle ore 10 davanti a Palazzo Sforza, dove il presidente del Consiglio comunale Claudio Morresi e il sindaco Fabrizio Ciarapica hanno deposto una corona d’alloro sulla Lapide ai Caduti, insieme al presidente Anpi Claudio Gaetani.
Le celebrazioni, coordinate dal giornalista Vittorio De Seriis, ex tenente dell’Esercito, sono proseguite a Civitanova Alta in viale della Rimembranza e poi in piazza Italia, presso i rispettivi Monumenti ai Caduti di tutte le guerre.
Presenti anche gli assessori Roberta Belletti e Barbara Capponi, consiglieri comunali di maggioranza e opposizione e alcuni candidati sindaco alle imminenti elezioni comunali.
In piazza Gramsci, nelle parole dei rappresentanti delle istituzioni e dell’Anpi si è sollevato un appello unanime alla pace e ai valori di libertà e coesione sociale e la condanna ad ogni guerra, con il pensiero rivolto alla popolazione ucraina e ai tanti morti sotto le bombe.
“Non rassegnarsi, ma impegnarsi in prima persona per una Patria migliore e per una società migliore oggi come ieri – ha detto Claudio Morresi, dopo aver salutato e ringraziato le tante persone presenti –. Facciamo nostre le parole del presidente Mattarella, la Liberazione non è un anniversario che possiamo dare per scontato, ma va rinnovato e vale ovunque, in Europa come in Italia”.
Dopo l’intervento del presidente Morresi, il sindaco Fabrizio Ciarapica ha sottolineato: “Il 25 aprile rappresenta per tutti noi un momento di unificazione raggiunto con la vita di migliaia di italiani e anche con il concorso silenzioso di molte italiane che combatterono contro il regime nazifascista che aveva ridotto l’Italia in un cumulo di macerie, di dolore, di perdite, di povertà. Oggi è nostro dovere guardare a questa giornata con grande riconoscenza verso quegli italiani che con grandi difficoltà in anni di combattimento ci portarono al 25 aprile di 77 anni fa. Il nostro pensiero va però anche a ciò che sta accandendo in Ucraina, un conflitto che sta mettendo in pericolo la pace in tutto il mondo e che ci auguriamo possa terminare al più presto”.
Ciarapica ha poi anticipato la volontà dell’Amministrazione comunale di intitolare uno spazio cittadino all’indimenticata presidente dell’Anpi civitanovese Annita Pantanetti, che per anni è stata con intelligenza, preparazione e garbo collaborativa in tutte le iniziative istituzionali.
“Credo sia giusto ricordare una donna così importante a cui la nostra città deve molto”, ha concluso il sindaco unendosi all’applauso del pubblico in memoria della Pantanetti.
Il presidente Anpi sezione di Civitanova Marche Claudio Gaetani, ripercorrendo con soddisfazione l’intitolazione della ciclabile a Gaggegi, ha evidenziato la storia che ha portato alla nascita di un’Italia diversa che si è data la Costituzione.
“Quel 25 Aprile ci permette oggi di parlare di pieno sviluppo dell’individuo e della sua piena dignità senza differenza alcuna. La Costituzione è di per sé un manifesto di pace e dobbiamo condannare chi invece apre conflitti, come sta facendo Putin”, ha dichiarato Gaetani chiudendo il suo intervento con una esplicita presa di posizione dell’Anpi civitanovese.
Prima della chiusura con i presenti che hanno intonato “Bella Ciao”, lo storico Vito Carlo Mancino ha ripercorso le tappe della Resistenza nelle parole di alcuni partigiani maceratesi.
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